Cesena, saltano le corse bus: proteste degli studenti

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La scuola è iniziata da pochi giorni, ma già fioccano le proteste riguardanti il trasporto pubblico. Ritardi e corse saltate vengono segnalati a macchia di leopardo, con genitori già sul piede di guerra dopo aver appena sottoscritto un costoso abbonamento annuale e non aver finora ricevuto il servizio previsto.

Il problema sembra essere sempre quello di carenza di personale, in particolare autisti. Il sito di Start Romagna dopo le 19 mette l’elenco delle corse che è previsto che salteranno il giorno successivo. Ma questo cambia poco per le famiglie che mandano i figli a scuola, se non sapere in anticipo che ci sarà un disservizio.

Corse saltate

Ad esempio ieri mattina era previsto che saltassero le corse per entrambi i sensi di marcia tra via Chieti e la stazione ferroviaria della linea numero 5 tra le 6,30 e le 8,21; della numero 6 tra via Rio Maggiore e il Montefiore o la stazione ferroviaria tra le 6,12 e le 7,50; della numero 21 da Gambettola alla stazione ferroviaria di Cesena e a San Martino in Fiume in prima mattinata.

Protesta da Gambettola

La protesta dei genitori scoppia in particolare per la linea 21. «Dopo cinque giorni dall’inizio della scuola - sbotta una di loro - all’andata è già saltata per due volte, martedì e mercoledì; mentre il primo giorno è arrivata con una ventina di minuti di ritardo. Abbiamo scelto questo mezzo di trasporto per far andare i nostri figli a scuola a Cesena con la corsa che parte da Gambettola alle 7,13. Ma è proprio quella che salta. In alternativa c’è quella mezz’ora prima, ma è molto presto per chi deve andare a scuola». Sono seguire proteste con Start Romagna, «ma ci è stato risposto che dalle 19 del giorno precedente c’è l’elenco delle corse che saltano sul loro sito. Mi sembra una risposta irricevibile, anche se lo sappiamo la sera prima il risultato non cambia: i nostri figli devono andare a scuola in treno, pagando un biglietto quando hanno già l’abbonamento del bus. Un abbonamento che è costato alle famiglie circa trecento euro e che non si può più fare solo il periodo scolastico, ma per tutto l’anno, costringendoci a pagare anche per mesi in cui i nostri figli non lo utilizzeranno per niente». La richiesta insomma è di garantire il servizio promesso. «Se vengono meno dovrebbero pagare loro il biglietto del treno. Oppure fornire 365 biglietti giornalieri senza scadenza a chi fa l’abbonamento: così facendo, se loro saltano le corse, l’abbonamento dura più a lungo».

Situazione a San Mauro

Altri disagi e malumori si riscontrano nei collegamenti tra San Mauro Pascoli e l’istituto superiore Molari di Santarcangelo. Dopo i problemi dei giorni scorsi sui cambiamenti di orario, alcuni genitori hanno segnalato che sono mancati i trasporti per il ritorno a casa nella giornata di martedì. Intanto è in corso una raccolta firme tra i genitori per la richiesta di ripristino della linea 165 (Santarcangelo-Alberazzo) da inviare a Start Romagna entro questa settimana.

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