Cesena, s'allunga la fila per avere una casa popolare: 708 in lista

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Cresce in modo travolgente la fame di case popolari nel territorio cesenate. Dall’ultimo aggiornamento delle graduatorie degli aventi diritto, pubblicato di recente dall’Unione dei Comuni Valle Savio, risulta che sono ben 708 le famiglie in lista d’attesa all’interno dei soli confini comunali di Cesena. Sono una sessantina in più rispetto alla rilevazione fatta sei mesi prima, quando i nuclei inseriti nell’elenco erano 649. È un incremento enorme, in un arco di tempo molto ristretto, e testimonia l’incapacità del turn-over di assorbire i bisogni di chi non può permettersi di affittare una casa sul libero mercato. Tenuto conto del fatto che da tempo si riescono ad assegnare, quando va bene, non più di una trentina di nuovi alloggi erp all’anno, se il passo restasse questo, prima di riuscire a rispondere a tutte le richieste servirebbero 23 anni abbondanti. E questo calcolo non tiene conto delle domande che si accumuleranno nei prossimi anni. La strategia su cui sta puntando l’amministrazione comunale, sotto la regia dell’assessore Christian Castorri, è quella di recuperare appartamenti che non sono abitabili in quanto necessitano di lavori attraverso la vendita di altri molto vecchi. Ma così facendo, si possono rimettere “in circolo” poche decine di alloggi. Meglio di niente, ma non cambiamo la sostanza di una forte carenza di case popolari rispetto alle necessità. E comunque, alla fine, il patrimonio erp disponibile sulla carta finisce per assottigliarsi.

Poche case rispetto alla media

La situazione è insomma critica e per buona parte delle famiglie in graduatoria la prospettiva è di non entrare mai nella tanta agognata casa popolare. Questa è la realtà cruda e difficilmente potrà cambiare in modo significativo se a Roma non si deciderà di finanziare un grande piano per l’edilizia pubblica. Servirebbero risorse massicce, come si fece alcuni decenni fa e Cesena ne avrebbe particolarmente bisogno, più di altri. Da uno studio effettuato dalla Regione tre anni fa, e da allora il quadro non è mutato granché, era emerso infatti che il numero di case popolari esistenti a Cesena è molto più basso del resto dell’Emilia-Romagna in rapporto alla quantità di famiglie in lista d’attesa. Per la precisione, la media regionale indicava che i nuclei in graduatoria erano il 44% del numero totale di alloggi di edilizia popolare, mentre sul territorio cesenate questa percentuale era pari al 67%. Significa che da queste parti c’è proprio un problema cronico di “potenza di fuoco” insufficiente rispetto a tensioni abitative che si stanno facendo sempre più forti.

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