Cesena: rivoluzione commerciale portata in centro dai giovani

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Sotto galleria Urtoller è andata in scena ieri una sfida a quella che freschi studi de “Il Sole 24 ore” indicano come la più grande debolezza del sistema economico nella provincia di Forlì-Cesena. È la scarsa diffusione dell’imprenditoria giovanile: solo il 6,8% di tutte le attività esistenti rientra questa categoria, contro una media nazionale del 9,2%. Andrea Battistini e Lorenzo Gobbi hanno deciso di andare controcorrente, aprendo un negozio di tendenza, per un target dai dodicenni ad adulti di mezza età ma con uno spirito “da Peter Pan”.

Giovani all’arrembaggio

Andrea ha 24 anni, Lorenzo 22 e sono entrambi di Ponte Pietra. Amici da tempo, ora hanno deciso di lanciarsi in un’avventura, affittando un locale di 30 metri quadrati scarsi in pieno centro, con magazzino interrato. Si chiama “Resell Zone”. Le magliette “Supreme” e modelli di scarpe Nike e Adidas a edizione limitata (con prezzi che per vari modelli superano abbondantemente i 1.000 euro) sono i punti di forza della merce sugli scaffali. Ma i due esercenti pensano che sia necessario andare oltre, proponendo qualcosa di proprio. Così stanno lanciando due linee di abbigliamento con un proprio brand. Si tratta di magliette griffate e di «pantaloni, che hanno come base i “Levis” usati vintage, all’insegna del riciclo basato sulla filosofia ecologista dell’impatto zero, col valore in più di essere ciascuno un pezzo unico».

Marketing frizzante

Il negozio, è stato inaugurato ieri con una festa partecipatissima e il taglio del nastro fatto nel pomeriggio dal sindaco Enzo Lattuca. Ma fin dalla mattina torme di ragazzi e ragazze si sono accalcate fuori dal negozio, dove venivano distribuiti gratuitamente biglietti di una lotteria con in palio un paio di costose scarpe. Anche da questo punto di vista l’approccio di Battistini e Gobbi è molto innovativo. Già il giorno prima avevano lanciato una sorta di caccia al tesoro per scovare ticket lasciati in alcuni punti, trasformando quel momento in un evento a cui hanno saputo dare eco su Instagram.

Una nuova idea di commercio

“Resell Zone” non parte da zero, perché dopo i primi assaggi, «nati quasi per gioco e legati soprattutto alla passione personale per le scarpe in edizione limitata», già da più di un anno i due si stanno cimentando in un’attività di vendita online con partita Iva. Proprio qui sta una particolarità interessante di questa esperienza: il nuovo modo di concepire il commercio. Non solo perché questa attività punta sull’abbinamento tra la vetrina fisica tradizionale e quella virtuale, ma perché opera in modo rivoluzionario su questo secondo fronte. Andrea Battistini spiega infatti che l’idea ancorata al classico sito web di vendite online è già vecchia: «In realtà, molto prima di creare il sito, noi abbiamo allacciato e gestito con i clienti attraverso i social, soprattutto Instagram. Da lì riceviamo direttamente la maggior parte degli ordini». Però - aggiunge il giovane commerciante - avere pure un negozio «è utile, perché i nostri articoli non costano poco ed è logico e giusto provarli prima di comprarli. Inoltre, diventa anche un punto di ritiro della merce ordinata online».

La community del clienti

Un punto di forza su cui fanno leva i giovani commercianti è l’esistenza di una vera community, una sorta di “tribù teen” appassionata di quelli che incerti ambienti sono considerati oggetti “di culto”. Basti pensare che per l’inaugurazione di ieri c’è chi è addirittura salito da Napoli a Cesena. A catturare l’attenzione di tanti non è solo il gradimento estetico e il desiderio di essere alla moda. «A quanto potrei rivendere quelle sneakers?», si sentiva dire ieri da qualcuno che osservava la vetrina. Perché è piuttosto diffusa l’abitudine di vedere certe scarpe anche come un investimento, cercando di “farci la cresta” rivendendole, di solito online, con sovrapprezzo rispetto a quanto si spende per acquistarle.

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