Cesena, problemi ai fari allo stadio: lavori contro brutte sorprese

Archivio

A pochissimi giorni dall’inizio del campionato di calcio di serie C, sullo stadio Manuzzi pende una spada di Damocle elettrica. Si tratta di un problema agli impianti che alimentano fari necessarie per illuminare il campo di gioco quando si gioca dopo il tramonto. Di recente si sono verificati principi d’incendio in due delle quattro torri poste agli angoli dello stadio. Si è provveduto a riparare i guasti, ma è emersa la necessità di rifare completamente i quadri elettrici, perché sono vetusti e non danno più garanzie. Il Comune, in quanto proprietario dello stadio, si è precipitato a correre ai ripari. Ha quindi affidato nei giorni scorsi un incarico all’ingegnere cesenate Pietro Ducci, perché progetti la nuova impiantistica per tutte le quattro torri-faro, oltre che per la cella di bassa tensione della sottocabina Enel. È un’opera da realizzare con urgenza, perché c’è «il rischio di penalizzazione della squadra di calcio in caso di malfunzionamenti durante una manifestazione calcistica». Così è stato fatto notare nella determina del settore Lavori pubblici del Comune preparata per far fronte all’emergenza. Dietro il “burocratese” si nasconde un pericolo grave dal punto di vista sportivo. Si chiama sconfitta a tavolino, se le cose andassero storte. Capitò già lo scorso 15 novembre all’Imolese, nella partita in programma contro il Sudtirol: non si accese una delle nuove torre-fari e così l’arbitro ritenne che non ci fossero le condizioni per potere disputare la partita e la squadra romagnola perse 0-3. Va detto che è già passato qualche tempo da quando è venuto a galla il problema: uno dei due principi d’incendio avvenuti a fari accesi, che hanno fatto suonare il campanello d’allarme, risale al periodo prima dell’inizio del Campionati Europei di calcio. All’ingegnere chiamato a studiare la soluzione definitiva ai guai di natura elettrica emersi all’Orogel Stadium Manuzzi (che sono gravi, visto che la ditta manutentrice degli impianti elettrici ha ufficialmente comunicato di non essere neppure più in grado di fare interventi di manutenzione) è stato dunque concesso poco tempo per mettere a punto il progetto: 60 giorni. Il compenso pattuito per il lavoro che farà è di 7.612 euro. È stata anche prevista una penale di 50 euro per ogni eventuale giorno di ritardo rispetto ai termini fissati. Nel frattempo, bisogna incrociare le dita perché non ci siano problemi, a partire dalla prima partita del campionato, quella contro il Gubbio, che il Cesena giocherà in casa questa domenica, con calcio d’inizio alle ore 20.30. Nei giorni scorsi nella sfida di Coppa Italia, sempre serale, contro la Pistoiese è filato tutto liscio e questo lascia ben sperare. Per la seconda partita allo stadio Manuzzi, contro l’Imolese, il 12 settembre, non si dovrebbero invece correre rischi. Si giocherà infatti a partire dalle 17.30, un orario in cui presumibilmente non sarà necessaria l’illuminazione artificiale.


Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui