Cesena, la piazza senza festa, il videomapping e le altre luci spente presto: fioccano lamentele

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Senza festa in piazza del Popolo, questa volta per scelta e non per restrizioni dovute al Covid, il centro di Cesena è rimasto semideserto nelle ore a cavallo tra il 2022 e il 2023. Era prevedibile, ma i pochi gruppetti di amici che si sono concessi una passeggiata, approfittando anche della temperatura insolitamente mite, hanno fatto notare un paio di carenze. Mancanze che si sarebbero potute evitare, aiutando a creare un clima un po’ più festoso, pur senza la folla dei concerti e dei brindisi di capodanno di massa in piazza del Popolo a cui i cesenati si erano ormai abituati.
Una prima scelta discutibile, segnalata da diverse persone, è stata quella di non prevedere una deroga allo spegnimento a mezzanotte dell’illuminazione natalizia, a partire dagli spettacolari effetti visivi creati col videomapping attorno alla fontana Masini. Quella di limitare a ristrette fasce orarie l’accensione delle luci durante le festività dal periodo natalizio fino all’epifania è stata una scelta all’insegna della sobrietà che l’amministrazione comunale ha spiegato con la necessità di contenere i consumi energetici, viste le bollette alle stelle, che stanno pesando tanto sulle casse pubbliche. Però - ha fatto notare un gruppo di amici a spazzo in centro - «solo per l’ultima notte dell’anno, almeno fino alle 2 di notte» si sarebbero potute tenere accese le decorazioni luminose. Qualcuno, dopo avere brindato in compagnia durante i cenoni organizzati in casa, è andato in piazza per chiudere in bellezza la serata e magari salutarsi con un selfie immerso nella scenografia delle coloratissime proiezioni fatte sulle facciate dei palazzi. Invece ha trovato tutto spento. Una delusione che si è ripetuta quando ha provato a “ripiegare” su altre attrazioni nel cuore della città, come il trenino in piazza della Libertà: anche quello era buio.
Ha inoltre lasciato un po’ di amaro in bocca la decisione, in questo caso imprenditoriale, di non tenere aperti fino alle ore piccole vari locali della movida. Poco dopo mezzanotte erano quasi tutti serrati, a parte quei pochi dove erano state organizzate feste, come il Verdi, che ha scelto Pinocchio come tema conduttore del proprio evento. Tra le rare eccezioni a questo mortorio, “La Tazza d’oro”, sulle ali dell’entusiasmo per la freschissima inaugurazione nei nuovi spazi sotto il portico all’angolo tra piazza Almerici e corso Mazzini.
Durante la serata, hanno invece lavorato bene ristoranti e pizzerie, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione del tutto esaurito.

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