Un piano per dare ai lavoratori stranieri che arrivano in Italia tramite le “quote” prestabilite dal Governo una infarinatura su certe regole di base indispensabili per svolgere qualunque mansione. Una sorta di abc, da non confondere con la formazione professionale vera e propria, che parta dall’insegnamento delle più elementari norme per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. D’altronde è questa l’esigenza sentita come la più urgente, assieme a quella di avere una minima conoscenza della lingua italiana, un altro punto su cui c’è la volontà di concentrarsi. È questa, in sintesi, la sfida sulla quale si sta impegnando Giuliano Zignani, il sindacalista cesenate che ha lasciato di recente il timone regionale della Uil Emilia-Romagna per andare a presiedere l’ente di patronato ItalUil nazionale. In questi giorni è in missione in Egitto, dove sta gettando le basi per questo progetto, che partirà nel prossimo mese di ottobre e potrebbe poi essere esteso ad altri Paesi del nord Africa. Così come si conta di sviluppare quanto si è già iniziato a fare, con lo stesso obiettivo, nell’Europa dell’est.
La trasferta in Egitto
Zignani ha deciso di fare il primo passo a Il Cairo, per cogliere l’opportunità data dal Decreto flussi. L’ultimo varato prevede che possano arrivare in Italia, per svolgere lavoro subordinato non stagionali, 24.105 persone provenienti da 33 Paesi del mondo. Tra questi c’è appunto l’Egitto. Sette i settori in cui possono essere impiegati: autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, meccanica, telecomunicazioni, cantieristica navale, alimentare e turistico-alberghiero. Gli ultimi due sono quelli particolarmente importanti per l’economia del Cesenate e accompagnati da continue lamentele degli imprenditori che dicono di non riuscire a trovare personale. Ma è soprattutto una previsione aggiuntiva a queste quote quella a cui guarda con interesse Zignani. Si è infatti deciso di ammettere 1.000 cittadini stranieri che abbiano «completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d'origine». È quanto la ItalUil sta iniziando a mettere in piedi della terra delle piramidi, da dove sono arrivati circa 200mila migranti dal 2015 a oggi.
Pungolo agli imprenditori
Il presidente della ItalUil pungola anche le associazioni di categoria degli imprenditori: «Invece che lamentarsi soltanto - dice - bisogna che si aprano al mondo, dove in vari Paesi ci sono tante persone che hanno davvero bisogno e voglia di lavorare onestamente. Basta avere voglia di organizzarsi ed è quello che abbiamo intenzione di fare, iniziando dall’Egitto».
Nuova sede Ital Uil a Il Cairo
Oltre a Zignani, della delegazione della ItalUil in visita in questi giorni in Egitto fanno parte Maria Candida Imburgia, Massimo Di Pietro, Essa Eskender e Antonio Bonora. Hanno incontrato l’ambasciatore italiano in Egitto, Michele Quaroni, che ha espresso apprezzamento per il progetto che gli hanno presentato. Durante la trasferta, è stato inoltre inaugurato il nuovo ufficio del sindacato.