Digitalizzazione e contenimento dei consumi energetici, questi i due assi principali alla base del bando rivolto alle sale cinema finanziato dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. A Cesena si sono candidati il cinema Eliseo e il Cinema Aladdin, ottenendo rispettivamente finanziamenti da 500mila e 400mila euro per progetti che dovranno arrivare a compimento entro settembre.
Il lavori all’Eliseo
Nel caso dell’Eliseo il punto di partenza, racconta Francesca Piraccini, «è stato commissionare a Styma un’analisi dei nostri consumi energetici per capire dove e come agire». Due gli interventi messi in campo alla luce di quella indagine: «Abbiamo potenziato il nostro impianto fotovoltaico, noi infatti avevamo già fatto un primo investimento a metà anni 2000, che ora andiamo a completare aggiungendo anche le batterie di accumulo che all’epoca erano costosissime». L’altro intervento riguarda l’impianto di condizionamento, che, spiega «abbiamo già completamente rinnovato. Questo è un intervento già concluso a differenza di quello sul fotovoltaico, in questo caso a causa del periodo di superlavoro per le ditte che se ne occupano i tempi sono un po’ più lunghi del previsto». Sono in ritardo perché mancavano dei componenti anche i nuovi proiettori: «Ci sono stati grossi ritardi, ma dovrebbero arrivare entro aprile. Ne sostituiremo tre su quattro. Uno lo avevo acquistato due anni, non avrebbe avuto alcun senso sostituirlo già».
Il progetto dell’Aladdin
Ha deciso di puntare su fotovoltaico e proiettori anche Maurizio Paganelli per il suo Cinema Aladdin, che ha ottenuto un finanziamento di 400mila euro a fronte di un investimento di 500mila euro. «Sostituiremo quattro proiettori a lampada analogica, con proiettori laser 4k di ultima generazione che garantiscono un consumo inferiore e una qualità di proiezione maggiore». A questo si aggiunge l’investimento sul fotovoltaico, una novità nel caso dell’Aladdin: «Metteremo fotovoltaico e batterie di accumulo. Fino a quando queste avevano un costo proibitivo il fotovoltaico è rimasto poco appetibile per una realtà come quella dei cinema che lavorano, e quindi consumano, soprattutto la sera».
Un’opportunità
I finanziamenti Pnrr, commenta Piraccini, «sono una novità positiva, che ci consente di aggiornare i nostri impianti e quindi di lavorare meglio. Certo non basta questo tipo di intervento a risolvere tutti i problemi delle sale cinema, ma ci dà la possibilità di diventare più resilienti in un contesto in cui i costi energetici continuano ad essere tema scottante. Ma soprattutto una sala aggiornata dal punto di vista tecnologico rappresenta un importante valore aggiunto nel nostro lavoro». Anche Paganelli è convinto si tratti di una opportunità preziosa, «chi nel nostro settore non l’ha colta credo abbia fatto un errore - commenta -. I progetti che si sono candidati non hanno nemmeno coperto tutto il plafond a disposizione a livello nazionale. Tra le ragioni credo ci sia anche il fatto che questi finanziamenti coprono l’80% degli investimenti e se quel 20% diventa un deterrente, questo la dice lunga sullo stato di salute, a livello nazionale, delle sale cinema».
Un lavoro più complesso
D’altronde quello della gestione di un cinema è un lavoro che sta cambiando, diventando via via più complesso. Vale per il caso dei bandi Pnrr, «molto più complicati dei bandi a cui eravamo abituati a partecipare», fa notare Piraccini. Ma vale in generale per il lavoro in sé: «Una volta “bastava” fare la programmazione e aprire la porta del cinema - argomenta Paganelli -, oggi invece serve molta più creatività e impegno. I film da soli non bastano più a portare le persone nelle sale, anche quando si tratta di grandi produzioni, serve costruire rassegne e eventi, che richiedono molto più lavoro».