Cesena, Orogel entra nell'era dei robot con 10 milioni del Pnrr

Archivio

Al quarto posto per entità del contributo ottenuto tra i progetti finanziati dal Pnrr localizzati nel territorio comunale di Cesena, ci sono i quasi 10 milioni di euro destinati a uno targato Orogel, nell’ambito di un bando a sostegno dello sviluppo delle imprese che operano nella logistica agroalimentare. Quello messo a punto dall’azienda è un progetto di «logistica intelligente» come lo definisce il presidente Bruno Piraccini, e i 9 milioni e 975.000 euro di fondi europei arrivati grazie al Pnrr contribuiranno alla costruzione di un nuovo magazzino automatico, simile a quello già esistente. Si tratta in pratica del completamento dell’ambizioso progetto avviato qualche anno fa.

Il progetto

Anche in questo caso, spiega Piraccini, «realizzeremo un magazzino automatizzato che gestirà in autonomia tutta la merce in entrata e in uscita fino a portarla sui mezzi di distribuzione, senza che sia necessario far lavorare nel freddo i dipendenti». Anche questo, infatti, sarà un magazzino refrigerato, e come per il precedente, «grazie a materiali di isolamento e tecnologie di raffreddamento innovative il magazzino sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. La tecnologia e i materiali fanno ridurre drasticamente la dispersione di freddo e i consumi e questo fa sì che i pannelli fotovoltaici installati sul tetto siano sufficienti al fabbisogno del magazzino. L’energia prodotta dai pannelli solari durante il giorno è infatti sufficiente a garantire il mantenimento dei 25 gradi sotto zero necessari all’interno del magazzino».

L’investimento

Che si tratti di un buon investimento è cosa di cui all’Orogel ormai hanno la prova. Va infatti a completare il magazzino già realizzato. «I due magazzini condivideranno la sala macchine, che nel 2019 realizzammo con questa prospettiva. Il magazzino realizzato allora copre il 60% del nostro fabbisogno: con questo nuovo progetto arriveremo a coprire il 100%». I 9 milioni e 975.000 euro del Pnrr rientrano in un investimento che complessivamente ammonta a 25 milioni di euro, per trasformare in realtà un progetto che richiederà la realizzazione di opere collaterali per un importo pari a ulteriori 10 milioni. Il tutto rientra in un piano che prevede investimenti per 200 milioni di qui al 2026-2027: a parte i quasi 10 milioni di euro ottenuti dal Pnrr, non sono coperti da finanziamenti pubblici.

Effetto Pnrr

Nel caso di Orogel, il Pnrr non ha l’effetto di generare investimenti e progetti, ma di accelerarne la realizzazione: «Grazie a questa opportunità realizziamo in pochi anni quello che altrimenti avremmo realizzato in 10 anni - spiega il presidente Piraccin - Il Pnrr è importante perché fa da innesco. Il suo impatto positivo non sta tanto nelle cifre che riesce a erogare, ma nella capacità di innescare investimenti su progetti virtuosi come questo, che consentono di ridurre l’impatto ambientale e quindi rendere più sostenibile la nostra produzione, di contenere i costi e migliorare le condizioni di lavoro dei nostri dipendenti».

Il futuro in anticipo

«Con questi progetti - prosegue Piraccini - parliamo di futuro, ma è un futuro che viene anticipato, e con esso arriveranno benefici in termini sostenibilità, occupazione, sviluppo». Ma c’è anche un altro aspetto che sottolinea il presidente di Orogel: la capacità di trasformare in progetti concreti le opportunità del Pnrr. Per i privati e le realtà che come Orogel si sono attivate per intercettarne le risorse, rivendica anche questa concretezza, come argine al «rischio di disperdere queste opportunità». Un rischio che almeno per quanto riguarda il pubblico, a livello nazione, è piuttosto reale e molto presente nel dibattito pubblico e politico.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui