Cesena, nuova Malatestiana: oggi la festa inaugurale

È festa grande oggi in Biblioteca Malatestiana a Cesena per l’inaugurazione della nuova ala che allarga il gioiello cesenate. Il taglio del nastro alle 15 avviene alla presenza di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, del sindaco Enzo Lattuca e assessore Carlo Verona; Roberto Mercadini introduce con il suo fabulare intelligente. “Cinema tra realtà, mito e poesia” nella nuova mediateca, è l’omaggio al centenario di Pier Paolo Pasolini con una mostra fotografica del Centro cinema cesenate.

Alle 17 il Maderna Sax Quartet è in concerto con “Ciak si suona”. Miniature sulla Malatestiana antica vengono illustrate alle 16.30; alle 18.30, interessante incontro sul politicamente corretto e cancel culture (cultura del boicottaggio) attraverso la presentazione del libro “Non si può più dire niente?” (Utet) uscito ieri, con gli autori Federica D’Alessio, Giulio D’Antona, Laura Tonini.

Alle 20.30 il regista Marco Tullio Giordana racconta come “Narrare storie per immagini” intervistato da Matteo Cavezzali. La festa prosegue domenica con visite alla Malatestiana antica (ore 12-16), con l’attore Giuseppe Viroli e il suo libro per ragazzi “Sciroppo” (ore 15.30); con lo sceneggiatore Ermanno Cavazzoni (ore 16) e l’attore Giovanni Scifoni (“Doc. nelle tue mani”) alle 18.30. Chiudono alle 20.30 l’attore Nicola Borghesi e lo scrittore Matteo Cavezzali su “La cultura non è un luogo solo per vecchi”.

Il regista Marco Tullio Giordana, ospite più volte in passato del centro cinema San Biagio, ci dice: «È un grande peccato la chiusura del San Biagio, era un appuntamento importantissimo per tutti». L’autore di film come “I cento passi”, “La meglio gioventù”, “Romanzo di una strage”, riguardo alla crisi delle sale aggiunge: «I nostri cinematografi, per riconquistare il pubblico, devono fare un salto trasformandosi in moderni luoghi culturali di incontro, con spazi per svariate attività, anche di studio. Inserire una piccola sala cinema nel tempio della letteratura, poesia, conservazione, come avviene ora nella nuova Malatestiana, significa riconoscere l’importanza del cinema. Se è un primo passo va bene, poi di passi, lasciatelo dire a me, bisogna farne almeno cento!».

Cosa ha rappresentato per lei Pasolini? «Pasolini è stato un grande riferimento per me da ragazzino, prima ancora che pensassi di fare il cinema. È stato l’esempio di come deve essere un intellettuale, l’esempio da seguire».

Info: 0547 610892

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