Avrebbe dovuto essere il “marchio di fabbrica” didattico del corso L della scuola media “Plauto”, una peculiarità con un valore aggiunto, che ha convinto tante famiglie a iscrivere i loro figli a quel corso prolungato, di 36 ore settimanali. E invece non si è vista l’ombra delle attività teatrali promesse nella presentazione curricolare contenuta nel sito web di quel plesso. Inizialmente la colpa è stata del Covid. Ma quest’anno, superata l’emergenza, le famiglie confidavano ce si potesse finalmente attivare quella proposta educativa, verso cui era stato detto che si sarebbe prestata un’attenzione speciale, così come ai laboratori artistici, musicali e corali. E invece non se ne è fatto niente.
Attività teatrali bloccate
Ora a lamentarsene ufficialmente, attraverso una lettera inviata al sindaco Enzo Lattuca e al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, è un gruppo di genitori di alcuni studenti delle classi 1ª, 2ª e 3ª L del plesso scolastico di via Plauto. Ricordano che il teatro e altre iniziative formative in ambito artistico e musicale erano, assieme allo Spagnolo come seconda lingua straniera in aggiunta all’Inglese, le materie che dovrebbero scandire le ore pomeridiane, dalle 14.05 alle 16.05. Era stato anche speso espressamente il nome di Alvaro Evangelisti, direttore della Compagnia teatrale “Quinte Mutevoli”, quale conduttore del laboratorio teatrale. Ma gli studenti iscritti al primo anno nel 2020, che oggi frequentanti la classe terza, prima per la pandemia e ora non si sa perché, «durante le ore pomeridiane hanno visionato una quantità impressionante di film e frequentato lezioni di approfondimento di italiano e matematica, senza vedere neppure da lontano l’attenzione alle attività artistiche, musicali, corali e teatrali che avrebbero dovuto essere oggetto del corso».
Dure critiche alla preside
«Quest’anno - proseguono le famiglie contrariate - una volta cessate le limitazioni legate al Covid, ci si aspettava finalmente di vedere attivato questo famigerato corso teatrale, ma la dirigente scolastica non ha permesso che ciò avvenisse. Ha richiesto ai docenti dei preventivi in tal senso per poi bocciarli, fornendo ai rappresentanti come unica motivazione che tale corso non era inserito nel Ptof del corrente anno scolastico. Ma le attività teatrali non sono un progetto extracurricolare, bensì l’indirizzo del corso L, motivo principale che ci spinse, a suo tempo, ad iscrivere i nostri figli a questo corso in questa scuola. La mancanza di collaborazione, sensibilità, attenzione alle esigenze dei nostri figli non è solo palese, ma anche irrispettosa e scoraggia eventuali future iscrizioni da parte dei figli più piccoli a questo istituto, perlomeno fino a quando rimarrà in carica questa dirigente. Riteniamo che siano stati lesi i diritti dei nostri figli, che si sono visti pregiudicare parte della formazione didattica scelta in sede di iscrizione e che doveva essere loro fornita, così come proposta dalla dirigente stessa nel corso degli open day di presentazione dell’istituto».