Cesena, nasce la Commissione speciale dedicata all'alluvione

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Analisi e proposta. È questo quello che si propone di fare la commissione straordinaria e temporanea dedicata all’alluvione approvata ieri all’unanimità dal Consiglio comunale. Sarà presieduta da Armando Strinati di Cesena 2024, mentre la vicepresidenza è andata a Claudio Capponcini del M5s.

La commissione che è stata richiesta dai gruppi di opposizione, nelle intenzioni di tutti i gruppi deve essere uno strumento di trasparenza, un luogo dove approfondire e chiarire. La definisce «necessaria per capire», Parise di Csn, che primo a prendere la parola nella fase del dibattito prova a impostare il tono del confronto sulla propositività con uno sguardo anche fortemente rivolto al futuro.

Un’impostazione che torna anche negli interventi del gruppo Pd: Francesco Rossi citando anche l’esperienza vissuta in prima persona, ha sottolineato l’importanza di lavorare per dare certezze ai cittadini colpiti: «Finita la fase del fango, rimangono i dubbi su come andare avanti oltre ai danni». Rossi avverte anche le opposizioni: «Se l’approccio sarà tribunalizio, se il tentativo sarà quello di fare della commissione una cassa di risonanza della campagna elettorale, noi non ci staremo». Auspica che la Commissione sia occasione di dimostrare «maturità e capacità di porre questioni vere», il capogruppo di Cesena 2024 Strinati.

Un’impostazione che segna la differenza con il gruppo Lega, e che ieri ha spinto la capogruppo Antonella Celletti ad esprimere il proprio scetticismo sull’efficacia della commissione, pur sostenendone la costituzione. È su quanto non fatto in passato dalla Regione e dalle amministrazioni passate in termini di cura del territorio e prevenzione che la Lega vorrebbe orientare il lavoro della commissione. Celletti si definisce scettica anche sul ruolo della crisi climatica rispetto a quanto accaduto, «non sono negazionista, ho il dubbio laico. Forse dovremmo dirci che non tutto ha funzionato, che ci sono cose che non sono state fatte invece che dare tutte le colpe al cambiamento climatico», ha detto aggiungendo l’auspicio che i lavori della commissione siano pubblici.

«Analisi e proposta per il territorio» è anche il ruolo che auspica Enrico Castagnoli di Cambiamo per la Commissione, mentre il suo collega Luigi Di Placido esorta ad uscire dalla contrapposizione netta tra chi sostiene che abbia funzionato tutto e chi non abbia funzionato nulla e sottolinea, in positivo, la differenza rispetto alla pandemia per cui la commissione speciale venne negata.


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