Cesena, ministro Sangiuliano in visita all'abbazia disastrata: servono 8 milioni, fondi dai biglietti per il colosseo e Pompei

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Il ministro Sangiuliano in visita per un’ora e un quarto all’Abbazia del Monte, con un lungo conciliabolo riservato nel refettorio, insieme a due esponenti emiliano-romagnoli di punta di Fratelli d’Italia, all’abate e ai vertici della Soprintendenza di Ravenna, per farsi un’idea delle pressanti esigenze di intervento che ha quella perla millenaria. Dalle prime stime, servono investimenti per almeno 8 milioni di euro. La prospettiva, dunque, è quella di «procedere a stralci», una volta che si renderanno disponibili le risorse. Ma a questo proposito il ministro ha preso un impegno preciso: da Roma arriveranno somme importanti per questa e altre opere necessarie dopo i disastri del 16 e 17 maggio.


Ieri Sangiuliano è arrivato alle 13 in quello che, sottolinea la deputata Alice Buonguerrieri, «è un simbolo, e non solo per Cesena». Uno scrigno di fede ma anche di storia, architettura e arte e che versa in condizioni molto preoccupanti: smottamenti lo stanno facendo “scivolare” e hanno aperto vistose crepe in più punti. Sono problemi che erano evidenti ben prima dell’alluvione e che ora si sono aggravati. In particolare è collassata una porzione del muro perimetrale, in un tratto che non era stato sottoposto a consolidamento, a differenza di gran parte della cinta. L’abate don Mauro Maccarinelli, durante una sorta di breve visita guidata lo ha mostrato a Gennaro Sangiuliano, al vice ministro Galeazzo Bignami e alla Buonguerrieri oltre che alla soprintendente Federica Gonzato.
Al suo arrivo a Santa Maria del Monte, il timoniere del dicastero della cultura ha dichiarato che «la prima cosa da fare subito dopo l’emergenza era provvedere alle persone», ma che ora c’è «la volontà di intervenire sul patrimonio di valore storico danneggiato». E «non solo per ricostruire ma anche per valorizzarlo», perché «questa terra ha una storia artistica e culturale rilevantissima».
Ma attraverso quali canali arriveranno i fondi statali? Oltre che dalla vendita di beni confiscati, il ministro Sangiuliano ha citato «il sovrapprezzo di 1 euro sui biglietti d’ingresso ai musei, deciso fino al 16 settembre e prorogabile per altri 3 mesi, per finanziare proprio lavori di recupero del patrimonio storico». Solo per fare due esempi, ha fatto notare che, con circa 20mila visitatori al giorno al Colosseo e tra i 15mila e i 20mila di Pompei, quella misura frutterà parecchi soldi. Si pensa di potere ricavare, grazie a quel sovrapprezzo, una cifra tra i 6mila e i 10mila euro al giorno da destinare alle perle romagnole alle prese con danni alluvionali, come l’abbazia cesenate. Inoltre, ha aggiunto che si sta lavorando sull’ipotesi di prolungare l’Art bonus per reperire ulteriori risorse. Comunque, ha promesso che «se tutto questo non basterà, si troveranno altri fondi».

Da segnalare, come nota di colore, un siparietto a fine visita. Dopo che il fotografo Urbano ha messo in posa il ministro, suggerendogli come aggiustarsi gli occhiali per una migliore resa, i ruoli si sono rovesciati: Sangiuliano si è scherzosamente “impadronito” della macchina improvvisandosi fotografo mentre Urbano faceva da modello. E dopo avere ricevuto indicazioni sul pulsante da schiacciare, ha portato al termine il “lavoro”. La speranza è che le cose si rivelino altrettanto semplici e rapide anche per gli stanziamenti per l’abbazia.

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