Anche con la sede pesantemente danneggiata dall’alluvione i volontari delle Cucine Popolari non si sono praticamente mai fermati. Si sono dati da fare per pulire la loro sede allagata, e si sono anche e soprattutto prestati come volontari nelle diverse realtà (dalle parrocchie al centro coordinato dal Comune alla scuola Don Milani) per preparare e sporzionare pasti destinati ai volontari impegnati nelle vie della città. Da domani sono pronti a rimettersi in moto anche come Cucine Popolari anche se non nella loro sede.
Le Cucine popolari in azione
«Il Comune ci ha chiesto di prendere in gestione la preparazione dei pasti per le famiglie alluvionate - racconta Enzo Capelletti, presidente dell’associazione Cucine Popolari -. Prepareremo pranzi e cene tutti i giorni anche sabato e domenica. Ai nostri soci volontari chiederemo uno sforzo non da poco, ma siamo sicuri che risponderanno con grande generosità». Una volta usciti dalla fase più acuta dell’emergenza la scelta del Comune è stata quella di spostare la gestione dei pasti ad un luogo più consono rispetto alla sala mensa della scuola Don Milani e da ieri hanno chiuso anche i punti di preparazione parrocchiali. «Noi abbiamo una ottantina di volontari che hanno fatto il corso per l’Haccp che è un aspetto importante per garantire la sicurezza alimentare». L’organizzazione dei nuovi turni, in cucina e per la consegna dei pasti è già partita. «La previsione è che la necessità di pasti andrà calando, ma al momento siamo a quasi 600 tra pranzi e cene ogni giorno».
Ospiti dell’Hobby Terza Età
Vista l’inagibilità della loro sede per la gestione dell’emergenza saranno ospitati dalla sede Hobby Terza Età dell’Ippodromo, a sua volta colpito dall’alluvione: «Hanno una cucina attrezzata e un bel salone, per di più in un luogo centrale e ben raggiungibile. Sono stati gentilissimi ad accoglierci e faremo convivere la nostra e le loro attività». Da ieri è inoltre ufficialmente partita la campagna di raccolta fondi per sostenere la ripartenza delle Cucine Popolari all’iban: IT03 X062 3023 9310 0006 4219 406 con causale “Riapertura Cucine Popolari”.