Cesena: lavori al viadotto prorogati e più costosi

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Dureranno almeno altri 11 giorni i lavori di ristrutturazione del viadotto Kennedy e di miglioramento delle aree attorno. Lo si deduce da un atto con cui il Comune ha appena disposto di prorogare fino alle ore 18 del 20 febbraio la chiusura al transito del principale attraversamento della linea ferroviaria.

Altri ritardi

Va però sottolineato l’avverbio «almeno», perché la fine dei lavori, e la conseguente riapertura del viadotto, è slittata già più volte. Fin da quando non è stata rispettata la scadenza stabilita inizialmente che era il 12 settembre scorso, prima della ripartenza delle lezioni per non prolungare il disagio maggiore causato dal cantiere: l’accesso alle tante scuole presenti in quella zona. La colpa dei ritardi accumulati è stata soprattutto di un problema esploso su scala planetaria: la scarsa disponibilità di materie prime, a cui vanno peraltro aggiunti aumenti folli dei loro costi. Ma anche superato questo scoglio, non si è riusciti neppure a centrare l’obiettivo numero due: il ripristino della circolazione prima di Natale. Perciò il prolungamento della chiusura fino al 19 febbraio non può garantire che a partire dal 20 febbraio i veicoli potranno ricominciare a passare lì sopra. L’ennesima proroga è sempre in agguato, anche se è evidente “a occhio” che l’intervento è ormai in una fase molto avanzata.

Costi aumentati

Oltre ai tempi, si stanno dilatando anche i costi, ma questa volta il rincaro dei materiali non c’entra. La scorsa settimana dagli uffici del settore Infrastrutture di Palazzo Albornoz è arrivato il via libera a una variante suppletiva legata all’aggiunta di alcune opere, che quindi fa lievitare l’investimento previsto. Per la precisione, si spenderanno ulteriori 264.780 euro, che aggiungendo l’iva diventano 291.258. L’importo del contratto d’appalto aggiudicato a suo tempo al “Consorzio stabile modenese” (che aveva indicato quale ditta esecutrice la “Frantoio fondovalle srl”, sempre di Modena) sale così da 1.772.400 euro a 2.037.180, più iva. Conteggiando anche le cosiddette somme a disposizione, che includono spese tecniche, incentivi, imprevisti e varie, si arriva a 2,5 milioni di euro.

I lavori aggiunti

Il sostanzioso ritocco all’insù dei costi è dovuto al fatto che la direzione lavori ha riscontrato la necessità di eseguire alcune modifiche migliorative non previste nel progetto: l’allargamento sul un lato di piazzale Macrelli per prolungare la corsia di svolta a destra su via Benedetto Croce; lavorazioni maggiori di quanto concordato sulle selle Gerber, sulle superfici in calcestruzzo da ripristinare e sulle travi in acciaio per sostituire quelle rovinate; interventi sulla fognatura esistente per migliorare la raccolta delle acque meteoriche; asfaltature di superfici più ampie. Si spiega così la spesa più alta di quanto era stato contrattato.

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