Cesena, la Toscanini diretta da Wilson con Ivo Pogorelich

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Lei è Keri-Lynn Wilson, canadese, classe ’67, è una delle poche direttrici d’orchestra dalla carriera internazionale, da oltre vent’anni alla guida delle più prestigiose orchestre del mondo. Lui è il pianista croato Ivo Pogorelich, ormai leggenda della storia del pianoforte. Un binomio di grande classe quello proposto per il concerto sinfonico, appuntamento di punta della stagione musicale di quest’anno del teatro Bonci che stasera, dalle 21, vedrà in scena entrambi gli artisti accanto allo spiegamento della Filarmonica Arturo Toscanini con un organico di oltre settanta elementi.

Per il pianista croato, classe ’58, dalla carriera sfolgorante sin dagli esordi, si tratta di un ritorno sul palco del Bonci a distanza di 12 anni e di un radicato rapporto musicale con l’Italia, considerando nel ’78 la rilevante vittoria al concorso Casagrande di Terni con la scia di clamore alle sue innovative interpretazioni e alla sua straordinaria tecnica. Una sorta di apripista che nell’80 sfociò nel primo premio assoluto al concorso di Montreal e contemporaneamente nella sua esclusione dalla graduatoria finale del concorso Chopin di Varsavia tanto da indurre la celebre pianista Marta Argerich ad abbandonare in sua difesa la giuria e avviando di fatto un’attenzione mediatica al fenomeno Pogorelich con una massiccia richiesta poi, ad averlo in concerto nelle sale più importanti del mondo.

E lo stesso amore per l’Italia caratterizza la forte personalità di Wilson che giovanissima fu scelta come assistente di Claudio Abbado quando ancora era studentessa alla Juilliard School. Una predilezione speciale la sua, per il repertorio lirico, da Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, oltreché per quello sinfonico e una esperienza a lungo raggio con il mondo dell’opera in alternanza allo spazio che destina al repertorio sinfonico dal classico al contemporaneo. Dalla Royal Opera House Covent Garden, all’Opera di stato di Vienna, al Bolschoi, al Maggio Musicale fiorentino, ai teatri d’opera di Parma, Roma Palermo, prima donna a dirigere all’Arena di Verona, la sua presenza direttoriale è costantemente in ascesa.

La scelta del programma della serata non lascia dubbi nel portare all’ascolto grandi pagine del repertorio della scuola musicale russa del primo Novecento, aprendo inoltre l’anno delle celebrazioni per l’anniversario dei 150 anni dalla nascita di Sergej Rachmaninov (1873-1943). Nella prima parte quindi, di forte richiamo la pagina del Concerto n.2 in do minore per pianoforte e orchestra dello stesso autore, tra i più amati e il più eseguito dei suoi quattro concerti. Nella seconda parte invece la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore op. 100 di Prokofiev, composta nel ’44 e che si inserisce nell’ultima produzione dell’opera del maestro. L’introduzione al programma riserva con interesse l’ascolto di “Angelo di fuoco” per grande orchestra nella nuova commissione della Toscanini alla compositrice quarantaquattrenne Aziza Sedikova dell’Ubekistan, in residenza della stagione ’22/’23: una riflessione intensa e drammatica ispirata dai disordini e dalle contraddizioni che attualmente dilaniano il mondo. E a proposito di ciò, anche Wilson ultimamente si è imposta all’attenzione per la creazione di un progetto umanitario di particolare significato con la sua idea di difendere l’Ucraina con la musica, dando vita l’estate scorsa all’Ucrainian Freedom Orchestra composta da importanti musicisti ucraini.

Info: 0547 355959

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