Cesena, la Lega: "Dal soldato giapponese Lattuca nessun "mea culpa" sulla gestione del territorio"

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 “Enzo Lattuca sembra quel soldato giapponese che per trent’anni rifiutò di credere alla fine della seconda guerra mondiale e continuò a combatterla nella giungla. Il sindaco persiste infatti nel contrastare il Governo per le risorse post-alluvione con argomentazioni poco credibili nonostante si pensa abbia la consapevolezza che un atteggiamento arrogante non aiuta nè il territorio, né chi è stato danneggiato. Sarebbe molto più utile trovare un punto di incontro collaborativo che portare avanti una guerra ideologica di parte”.
Così in una nota la Lega di Cesena. “Più di altri sindaci, Lattuca sembra aver imboccato la stessa insostenibile strada del presidente della Regione Stefano Bonaccini che lascia di stucco ogni volta che apre bocca. Esattamente come Lattuca che non si è ancora sentito pronunciare il benchè minimo ‘mea culpa’ sulla criticabile gestione del territorio da parte delle amministrazioni cesenati a guida Pd. Ma sconcerta anche che Lattuca strumentalizzi perfino i tempi tecnici della burocrazia ministeriale ben sapendo che i provvedimenti devono seguire iter consolidati. Basterebbe infatti ascoltare i cesenati che hanno a che fare con la burocrazia comunale per capire cosa significhi lentezza esasperante. Lattuca guardi in casa propria e cambi atteggiamento se la ricostruzione è davvero il suo obiettivo. Se, al contrario, come il soldato giapponese punta al conflitto perenne contro il Governo, si astenga almeno dall’usare strumentalmente i cittadini danneggiati che hanno già pagato le conseguenze di amministrazioni locali non all’altezza”.

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