Cesena, la festa per i 100 anni di Dino Canducci

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Gli amici del bar, i compagni di sempre, hanno fatto in modo che il centesimo compleanno di Dino Canducci, cesenate di Sant’Egidio, non passasse inosservato, soprattutto in questi giorni in cui l’umore di tutti è condizionato dagli eventi drammatici che hanno colpito la città nel mese di maggio. Per questa ragione, hanno ben pensato di spegnere le cento candeline al bar “Centrale” di Sant’Egidio, dove il signor Dino – da loro appellato “Buciòn” – arriva tutte le mattine in sella alla sua bici. Una festa poi riproposta in casa dalle persone a lui più care, a cui ha preso parte anche l’assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia Carmelina Labruzzo.
L'assessora ha voluto fare gli auguri al signor Dino complimentandosi per la creatività e l'entusiasmo, affermando "Ha aperto le porte della sua abitazione accogliendo tutti le persone che hanno voluto festeggiarlo e che nel quotidiano rappresentano la sua vera famiglia".
Frequentatore degli atelier e dei laboratori dei più grandi esponenti della pittura locale, come Alberto Sughi e Giovanni Cappelli, a partire dal suo pensionamento – per decenni ha gestito una cartolibreria/edicola a Sant’Egidio – Dino Canducci ha fatto dell’arte il suo secondo impiego: tutt’oggi infatti realizza dipinti, raffiguranti scene di caccia e di pesca, attività che hanno caratterizzato il suo tempo libero, fischietti in terracotta, vasi e manufatti colorati.

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