Cesena: l'alluvione a Borello ha isolato anche Pinocchio
L’alluvione ha isolato anche Pinocchio e il suo mondo di fantasia trapiantato a Borello. Così si è stabilito la scorsa settimana con un’ordinanza di non fruibilità firmata dal sindaco, che ha reso non visitabile fino a contrordine il “Campo dei miracoli”. È il parco tematico dedicato alla celebre favola di Collodi che Renzo Zignani ha creato sulla collina di sua proprietà sopra la casa dove vive, in cima a via Paternò. Inaugurato nel luglio del 2021, è uno spazio privato, che però l’82enne che lo ha realizzato ha voluto aprire gratuitamente al pubblico, dopo averlo abbellito con statue, casette e altri elementi tutti collegati a Pinocchio. Col valore aggiunto di essere anche munito di un palco all’aperto, che consente di organizzare iniziative culturali di vario genere, sempre con accesso libero per il pubblico. Inoltre, il “Campo dei miracoli” è diventata una meta molto ambita dalle scolaresche per le feste a fine lezioni, purtroppo vanificate quest’anno dal disastro idrogeologico del 16 e 17 maggio.
La decisione di impedire temporaneamente l’accesso al parco tematico è stata presa dopo che il 25 maggio i vigili del fuoco avevano fatto una relazione a seguito di un sopralluogo sul posto. Avevano riscontrato due criticità. La prima è «un danneggiamento del manto stradale della nella parte terminale di via Paternò, causato da un movimento del terreno in prossimità del muro di contenimento che insiste su piazzale Stefano Cavazzuti». Il secondo problema è « un danneggiamento del palo dell’illuminazione», sempre posto in cima a quella strada a fondo cieco, dove c’è il principale l’accesso diretto al parco (raggiungibile comunque anche attraverso un altro percorso, passando dall’abitazione di Renzo Zignani). I vigili del fuoco hanno verbalizzato che quell’impianto dell’Enel, «in caso di ulteriori movimenti franosi, potrebbe portare a situazioni di pericolosità».
I guai non riguardano insomma la collina su cui sorge il parco tematico, che si trova a una quota più elevata rispetto al punto dove sono state individuate le due problematiche. La speranza dell’ideatore e creatore del “Campo dei miracoli” e delle tante persone che lo amano è quindi di potere tornare a visitarlo in tempi ragionevoli.