Cesena, l'addio alla tifosa Brunella, "la mamma degli ultrà"

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“Quando un giorno morire dovrò… voglio portare in cielo i miei colori”. Con questo coro intonato abitualmente dalla Curva Mare e tanti palloncini bianchi e neri che volavano in alto, gli amici hanno portato l’ultimo saluto a Brunella Ortolani, “la mamma degli ultrà” del Cesena, scomparsa improvvisamente lunedì scorso a 51 anni.

Ieri pomeriggio a Sala di Cesenatico si sono svolti i funerali con tantissima gente e tifosi che hanno riempito la chiesa parrocchiale e molti altri sono rimasti all’esterno. Oltre a mamma Teresa, al fratello Pierluigi e all’inseparabile marito Matteo (che indossava una maglietta del Cesena con il numero 12 e il nome Brunella sulle spalle) erano presenti i gruppi della Curva Mare, i club del tifo organizzato e alcuni ex giocatori bianconeri, tra cui Beppe De Feudis, Davide Biondini, Gianni Ricciardo e Nicolò Fazzi, a cui successivamente si è aggiunto Nicola Capellini.

Durante la funzione religiosa un’amica e tifosa, con la maglia di Karim Laribi, ha letto il messaggio di affetto e ringraziamento da parte del giocatore italo-tunisino che non è potuto esserci.

Anche il sacerdote ha ricordato la generosità di Brunella e la sua “fede calcistica”. All’uscita sul sagrato ad attendere il feretro, coperto da fiori e sciarpe bianconere, gli amici di Gattolino l’hanno ricordata con lo striscione “Ciao Bru. Sempre nei nostri cuori”.

Dopo il rito il corteo funebre, prima di dirigersi al crematorio del cimitero di Tipano, ha fatto tappa davanti alla Curva Mare, la seconda casa di Brunella. Gli amici della Bombonera e i compagni di mille trasferte l’hanno accolta con fumogeni, cori e lo striscione “Un pezzo di curva che se ne va. Ciao Brunella, la mamma degli ultrà. La tua Curva”. A fianco anche i cartelli “Ciao Bru, buona trasferta. Ovunque andremo tu ci sarai” e le impronte di tante mani, calde e curative come erano le sue. G.G.

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