Cesena, l'87enne cacciata dalla villa: «Lotterò per i miei diritti»

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«Ho dedicato tutta la mia vita prima a studiare e poi a lavorare, contribuendo negli anni Sessanta all’apertura dei primi tre Centri di rianimazione e neurochirurgia in Italia, come caposala, a Napoli, Mantova e Bologna. Non ho alcuna intenzione di arrendermi: sono nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e fino all’ultimo giorno di vita dirò che quello che sta accadendo è una vergogna e lotterò per i miei diritti».

È un fiume in pienal'87enne che martedì scorso è stata allontana forzatamente da Villa Aspasia, una bella dimora con piscina a San Martino in Fiume, dove abitava e che gestiva anche come luogo di ritrovo e dove organizzare feste. Finché qualcosa è andato storto ed è scattata un’asta fallimentare, con una recente aggiudicazione a una acquirente. «Però - precisa la proprietaria della villa - la procedura non è finita finché non sarà fatto il pagamento. E dubito che la vendita andrà a buon fine. Comunque, fino a quel momento, non c’era alcuna urgenza di farmi andare via».

Perciò la 87enne dice che il suo desiderio e il suo obiettivo è rientrare il prima possibile in quella villa. E poi, se l’operazione attraverso l’asta fallimentare non si perfezionerà, si dichiara pronta a gestire direttamente la vendita, visto che «ci sono persone che si sono dette interessate». Anche con la formula della «nuda proprietà», con la possibilità di restare lì per il resto della sua vita.

Se le cose non andassero nel modo che spera, sostiene comunque di potere trovare autonomamente una soluzione abitativa. E poi rassicura sulla sua stabilità psicologica ed emotiva: «Non ho alcuna intenzione di togliermi la vita, come teme qualcuno».

Per il momento, la 87enne è ospite da un’amica. Sembrano essersi prese a cuore la sorte di questa donna, molto energica in barba all’età, diverse persone.

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