Cesena, il sindaco: "Si riparte ma no al liberi-tutti"

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La ripartenza di varie attività da domani risponderà a un «bisogno enorme di ritrovare la socialità di cui tutti sentiamo il bisogno». Però è «una conquista da difendere con i controlli, che ci saranno, e soprattutto con l’intelligenza e il senso di responsabilità di ciascun cittadino». È il sindaco Enzo Lattuca a indicare la necessità di trovare un difficile punto d’equilibrio, nella consapevolezza che «è un attimo tornare indietro, perché in questo momento siamo appena sopra l’asticella dei 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti. Dobbiamo saperlo. Purtroppo quella in cui rientriamo da lunedì non è una zona gialla tendente al bianco». Quindi - avverte il primo cittadino cesenate - «no al tanaliberitutti. Servono riaperture regolamentate e controllate, perché sappiamo che sopra la soglia dei cento contagi giornalieri il nostro sistema sanitario inizia ad andare in affanno, e non siamo distanti da quei numeri». Le accortezze che chiedesono essenzialmente due: evitare gradi assembramenti e indossare sempre la mascherina, fatti salvi i momenti in cui si mangia o si beve nei bar e nei ristoranti. Per i cesenati in ballo c’è anche lo svolgimento dell’amata fiera di San Giovanni. «Se resteremo in zona gialla, potremo festeggiare, ovviamente con le limitazioni previste nei protocolli per le fiere, che da metà giugno possono ripartire. L’assessore Ferrini è già al lavoro per essere pronti, ma tutto dipende dall’andamento dei contagi: potremo riappropriarci della nostra festa del patrono solo se non scatterà di nuovo la zona arancione».

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