Cesena, il professore "a luci rosse" sospeso è al centro di un'indagine penale

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«Ci siamo mossi subito e con tutte le armi a nostra disposizione. È nostro preciso dovere farlo e con tutti gli strumenti possibili».

Dalla presidenza delle scuole coinvolte nella vicenda del docente sospeso (perché spronava alunni ed alunne ad avere incontri “a luci rosse” per poi riferirgli come fossero andati in cambio di voti più alti nella sua materia) riavvolgono il nastro della vicenda che ha portato al provvedimento di allontanamento della cattedra: scattato dallo scorso martedì.

«Dal punto di vista normativo i dirigenti scolastici in casi simili hanno due strumenti a disposizione. Proporre un esposto alla magistratura e segnalare la vicenda al provveditorato. Perché sia una che l’altra possano vedere cosa sta accadendo e decidere se, come e quando, prendere delle iniziative».

Alle presidenze non compete ad esempio decidere i tempi di sospensione del docente. Che verranno regolati dagli organi competenti ed eventualmente “rivisti” quando e se dovessero emergere nuovi elementi.

I dettagli dell’accaduto sono da tempo in corso di acquisizione anche da parte della magistratura.

L’esposto presentato dal dirigente scolastico a febbraio è stato preso in carico come possibile “adescamento” di minorenni. Reato che non rientra nella sfera di competenze della procura di Forlì e che quindi è stato dirottato immediatamente alla procura distrettuale di Bologna. I magistrati hanno incaricato la polizia postale di monitorare la situazione e raccogliere tutti gli elementi da inserire nel fascicolo d’inchiesta.

Il docente infatti per “approcciare” in discorsi di sesso con i ragazzini (e di possibili incontri con le coetanee) utilizzava un profilo Instagram in cui inseriva delle immagini a sfondo pornografico. Profilo che era all’inizio a suo nome ma che poi aveva modificato inserendo un nome falso. Inoltre era presente anche nelle chat di Whatsapp dei giovanissmi studenti. Ed i dialoghi avuti e le immagini postate sono al vaglio della polizia per dar modo alla magistratura di trovare sufficienti prove per una richiesta di rinvio a giudizio. Intanto, dal provveditorato e con un provvedimento disciplinare interno la scuola, il docente è stato sospeso.

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