Cesena, il negoziante ferito riapre ma non lavora per protesta

«Apro, ma non lavoro». Lokman Hossain ha deciso di protestare così dopo l’ennesima aggressione subita nel suo negozio, il “Susan Mini Store” di viale Carducci. Il minuscolo market accanto al cinema “Eliseo” è ora circondato da bandelle rosse e bianche, la porta è aperta, e Lokman al suo posto, ma ha deciso di protestare. «Queste persone avevano già rubato in passato, erano già state fermate ma sono tornate in libertà. Non è giusto». Quella che ha subito domenica notte è l’ennesimo assalto di una lunga serie cominciata tre anni fa. Allora ad aggredirlo fu una banda di ragazzini, alcuni di loro qualche giorno prima gli avevano rubato le offerte per la Caritas e la moschea, e Lokman sapeva chi erano grazie alle telecamere della videosorveglianza ma il tentativo di chiarirsi con loro si trasformò in un’aggressione. Due anni dopo ce n’è stata un’altra, sempre dalla stessa banda di ragazzini. Prima e dopo, altri episodi che lo hanno visto vittima di insulti, furtarelli a volte riusciti e a volte tentati e sventati dall’intervento delle forze dell’ordine. Nella tarda serata di domenica scorsa, gli aggressori erano due uomini adulti, ubriachi entrambi, che hanno distrutto buona parte della merce sugli scaffali, lo hanno aggredito e gli hanno rubato l’incasso della serata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, che poco dopo la rapina hanno fermato uno dei due aggressori. Il secondo, invece, Lokman racconta di averlo incontrato e riconosciuto il giorno dopo, quando è andato in Comune: «Ero andato all’anagrafe e l’ho visto lì vicino al Comune e ho chiamato subito i carabinieri». «Metto tutto in ordine, e poi?», si chiedeva sconsolato il commerciante, il giorno dopo quella aggressione. «Chi mi aiuta a ripartire? Non ho un’assicurazione che paga i danni, ogni giorno rischio di essere aggredito. Io voglio solo poter lavorare in sicurezza. La mia famiglia e i miei figli, che sono nati e stanno crescendo a Cesena, dipendono dal mio lavoro».