Cesena, il green pass nei negozi non fa paura:"Il problema è altro"

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È stato digerito, il green pass nelle attività commerciali. A distanza di cinque giorni dall’introduzione dell’obbligo anche nei negozi al dettaglio, si consolida il parere unanime secondo cui «i problemi sono altri». Lo dicono al negozio di abbigliamento Effero, in via Fantaguzzi, così come in tabaccheria, in ferramenta e dai parrucchieri. Perché le difficoltà, oggi, spiegano le professioniste di Equipe Avant garde in contrada Uberti, sono «la gente che è terrorizzata dal Covid e va poco in giro, il terrorismo mediatico e gli aumenti delle bollette». Chi il green pass non ce l’ha, nemmeno quello base, a sentire i commercianti si limita infatti a non fare compere o non farsi i capelli.

«Per gli uomini non è poi così indispensabile. - sottolineano dal barbiere La Touche - Mi è capitato qualcuno che non ce l’aveva, ma ho semplicemente detto che non poteva restare e così se ne è andato. Noi, di scenate, non ne abbiamo viste».

Scortesie e rimbrotti, da Effero raccontano di averne sentiti diversi nei mesi del Covid, «ma non per colpa del green pass, che bene o male ce l’hanno ormai tutti, tra chi si è vaccinato e chi è guarito». L’insofferenza sarebbe nata infatti «da quando ci sono le mascherine, il gel per le mani ... ma ormai, per molti, è diventata un’abitudine».


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