Cesena, gli ucraini portano in piazza dolore e resistenza
Una manifestazione per l’Ucraina, ma ancor più degli ucraini, ieri mattina ha riempito piazza del Popolo di canti e di discorsi pieni di sofferenza e di orgoglio al tempo stesso. Quasi 300 persone, tra cui tanti bambini e bambine, si sono ritrovate davanti alla chiesa di S.Anna, punto di riferimento religioso della comunità ucraina, in mezzo a uno sventolio di bandiere del Paese sotto attacco e cartelli con messaggi per la pacee anche di lotta. A fare da “colonna sonora”, tanti canti, a partire dall’inno ucraino, diventato ormai molto familiare a Cesena. Così come l’altrettanto ricorrente grido “slava Ukraini!”. Cittadini dello Stato aggredito da Putin che vivono da tempo a Cesena e altri in fuga dalla guerra, che sono arrivati in città da poche settimane, hanno voluto ritrovarsi in piazza non solo per evidenziare le sofferenze e denunciare l’ingiustizia dell’invasione subita, ma anche per lanciare un forte segnale identitario. Tra ipochi italiani presenti, il vescovo Douglas Regattieri, che ha pregato assieme a Vasyl Romaniuk, guida dei fedeli ucraini di rito greco-cattolico, si è commosso al punto che per un attimo si è lasciato sfuggire qualche lacrima.