Cesena, funerale con due papi: 221 anni fa ci fu un precedente

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Il funerale di un papa celebrato da un altro pontefice, come Francesco farà in piazza San Pietro per Benedetto XVI, non si era mai visto negli ultimi due secoli. Ma nel 1802 ci fu un precedente, legato a doppio filo a Cesena. Quell’anno si tenne la cerimonia funebre per Pio VI, che era morto in esilio tre anni prima, a Valence, prigioniero di Napoleone, e poté ricevere esequie solenni solo quando fu possibile riportare a Roma le sue spoglie. In quella occasione fu Pio VII, al secolo Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti, a presiedere il rito. Entrambi i protagonisti di questa vicenda erano nati a Cesena: il primo, all’anagrafe Giannangelo Braschi, nel 1717; il secondo nel 1742.

La benedizione che papa Francesco impartirà oggi alla salma del suo predecessore ha dunque avuto un precedente che porta diritto a Cesena, che per l’ennesima volta ricorda così di essere “la città dei tre papi”: prima di Pio VI e Pio VII, c’era stato Benedetto XII. Anche se va precisato che quest’ultimo non era d’origine cesenate: era stato semplicemente nominato vescovo della città il 1680, ricoprendo quell’incarico per 6 anni. Ma lo stesso discorso dovrebbe allora valere pe Pio VIII, visto che anche lui, pur non essendo nato a Cesena, ne fu vescovo dal 1816 al 1821: se così fosse, si dovrebbe parlare di “città dei quattro papi”; altrimenti, contando solo quelli davvero autoctoni, “città dei due papi”.

Tornando a Pio VII, eletto il 14 marzo 1800, volle riavere a Roma i resti del predecessore, che furono riesumati nel dicembre 1801 e furono poi portati da Valence a Marsiglia, e da lì, per nave, fino a Genova, da dove ebbe inizio un pellegrinaggio trionfale, fino alla cerimonia funebre celebrata a San Pietro il 17 febbraio 1802.

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