Cesena, educatore gay al centro estivo: mamme schierate con lui

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Lui ha chiesto di pensare solo al bene dei ragazzi del centro estivo e di non lanciare accuse sull’episodio che lo ha visto primo protagonista. Tanti lo difendono per l’accaduto ma col passare delle ore il clima di scontro all’interno della parrocchia, di cui non facciamo il nome a tutela della privacy dell’educatore finito nell’occhio del ciclone, si sta facendo intenso. Così è stato anche posto un freno ai commenti sulla vicenda. Almeno tra le persone coinvolte nel servizio “annullato”.

Gli amministratori della chat del centro estivo (che fin al prossimo anno non sarà utile) hanno impostato la privacy sul divieto di commentare per tutti i partecipanti. È accaduto dopo che il giovane che ha rinunciato a organizzare il centro estivo (perché gli è stato detto che non poteva più essere un educatore dello stesso vista la sua omosessualità) aveva avuto il tempo di lanciare un messaggio di distensione per il bene comune. Praticamente tutti i partecipanti alla discussione, presi direttamente dalla vicenda, sono mamme di ragazzi che avrebbero dovuto prendere parte al centro estivo. Alcuni ne frequentano uno di una parrocchia vicina. Altri hanno semplicemente scelto di non partecipare a nulla, perché volevano “quel” centro estivo e non altri luoghi di ritrovo.

«Abbiamo letto i giornali, ormai tutti - scrive una mamma - Non scrivo per polemica, solo per fare sapere che per me e la mia famiglia l’educatore “allontanato” da questo ruolo è sempre stato super apprezzato. Lo ringraziamo per l'impegno, la disponibilità e la responsabilità che lo hanno sempre contraddistinto. Per noi è un super educatore». C’è chi è stato colto alla sprovvista dalla notizia. Non era al corrente dei motivi dettagliati che avevano portato allo stop dell’organizzazione per l’estate 2023. «Io non sapevo nulla ed ho letto - aggiunge un’altra genitrice - Sono veramente senza parole: che nel 2023 si leggano cose del genere. Capisco di seguire le linee cristiane ma in questo modo si abbandona tutta l’umanità verso un ragazzo che con i nostri bambini è sempre stato favoloso. Ero molto dispiaciuta di non poter partecipare al centro estivo ma dopo questa notizia dubito lo riproporrò a mio figlio. Sono molto ma molto delusa. E per l’educatore ho solo stima del coraggio per non nascondere quello che è. Gli auguro buona vita per tutto».

La difesa del giovane è pressoché unanime. «Concordo con entrambe - scrive un’altra mamma nella chat del centro estivo - Un educatore esemplare, serio, gentile e di una solarità e impegno coinvolgenti. Le persone vanno giudicate per quello che sono e per il cuore che hanno e lui ce l’ha enorme, ha solo da insegnare a tanti per la sua educazione. Una persona speciale che ha fatto star bene i nostri figli». I referenti del catechismo provano a spiegare che la decisione presa dell’annullamento del centro estivo non poteva essere differente. Ma finisce per convincere ancor di più alcune genitrici che l’operato del parroco sia stato sbagliato: «Dunque il ragazzo alla fine è stato allontanato! Ma se la decisione non è stata del parroco ma della comunità, trovo che nel 2023 sia ancora più grave. Io non sono della parrocchia, quindi non conosco gli educatori personalmente. Mio figlio ha frequentato però il centro estivo lo scorso anno e si è trovato benissimo. Vergogna». «Hai ragione - chiosa un’altra madre - La vita privata dell’educatore riguarda soltanto lui ma a quanto pare però ha influenzato la decisione di annullare il centro estivo. Questo non fa onore alla Chiesa a mio modestissimo parere». Poi la decisione di chiudere i messaggi della chat, lasciandola aperta per i soli responsabili del centro. Che fino al prossimo anno non avranno bisogno di comunicare altro alle famiglie.

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