Cesena, due case-rifugio per proteggere le donne maltrattate

L’apertura di due case-rifugio per donne maltrattate chiude il cerchio di un lungo impegno contro la violenza di genere che a Cesena si è tradotto, innanzitutto, in un prezioso lavoro svolto dal Centro Donna del Comune. Un lavoro per prevenire questa piaga e per stare al fianco di chi troppo spesso ne rimane vittima. Adesso sono stati individuati due alloggi in pieno centro destinati a offrire ricovero e protezione a queste donne che trovano la forza di ribellarsi a situazioni intollerabili è un ulteriore salto di qualità in una direzione che da più parti veniva auspicata da anni. Queste abitazioni, situate nel complesso del San Biagio, sono inutilizzate e nelle scorse settimane si è deciso di trasferirle in assegnazione dal Centro cinema al settore Servizi educativi del Comune, per farne rifugi anti-violenza, nell’ambito delle attività del Centro Donna. Si tratta di un appartamento di poco più di 50 metri quadrati e di un altro che invece è il triplo più grande. La necessità di disporre di case-rifugio è raccontata anche da dati drammatici. Nell’ultimo report reso noto sull’accompagnamento ai servizi della rete anti-violenza da parte delle operatrici del Centro Donna di Cesena è emerso ce nel primo semestre del 2020 sono state 37 le donne assistite, in forte aumento rispetto al corrispondente periodo del 2019, quando erano state 25. I due terzi erano italiane e 22 di loro avevano anche figli, tra i quali 19 minori. Una tendenza preoccupante è che sono sempre più numerose le vittime giovani: 8 erano under 30. Le violenze riscontrate vanno da quelle psicologiche, presenti praticamente in tutti i casi, a veri e propri maltrattamenti fisici (23) e abusi sessuali (4). Dal successivo monitoraggio relativo ai 5 mesi seguenti, è emerso che il numero di vittime di violenze prese in carico dal Centro Donna erano salite a circa 50 nel periodo da gennaio a novembre. E purtroppo è solo la punta dell’iceberg.