Cesena: distrugge auto e rotonda, poi scappa nella notte col cane al guinzaglio

"Non so come sia potuto succedere. Stavo portando a spasso il cane". A mezzanotte. E in auto.
Il sospetto delle forze dell’ordine che indagano sull’accaduto è che in realtà la protagonista di questo incidente, una 45enne cesenate di origini albanesi, non fosse proprio nelle condizioni ottimali nel momento in cui si era posta alla guida della sua Opel Meriva due notti fa. Al suo fianco, quando sono arrivati i primi soccorritori, aveva in effetti un meticcio a pelo lungo di colore nero, spaventatissimo; almeno tanto quanto lei risultava dolorante a petto e stomaco dopo il violento urto che l’aveva appena vista protagonista.
Stando a quanto ricostruito viaggiava da via Andrea Costa (la “discesa” di San Pietro) in direzione della via Emilia. Ma allo stop non si è fermata tirando dritto senza frenata contro la rotatoria San Pietro, al centro delle intersezioni tra viale Marconi, via Del Mare, via Veneto, via Roncofreddo e viale Oberdan. Una botta tremenda, poco dopo mezzanotte, che ha visto primi soccorritori alcuni giovanissimi di rientro a casa e un ciclista con una bici elettrica che aveva anche rischiato di essere travolto. Al 118 la donna ha “spiegato”, in maniera a volte confusa e a volte rabbiosa, che non voleva andare in ospedale. Che stava portando “a spasso” il cane, che era preoccupata per aver lasciato suo figlio di 10 anni a casa e che il mezzo di soccorso doveva “portarla a casa”. Inutile per gli operatori cercare di convincerla che fossero lì per curarla ed eventualmente trasferirla al Bufalini. Quando la donna ha capito che di lì a poco sarebbe potuta arrivare la Polizia locale per i rilievi di legge, ha messo il guinzaglio al cane e si è allontana a piedi. L’auto incidentata in mezzo all’incrocio è stata prima presa in carico da una pattuglia della Guardia di finanza di passaggio. Poi tenuta a bada dai volontari dell’Rvr che avevano circondato l’area di coni ed agenti illuminanti per evitare altri incidenti. I carabinieri sono riusciti infine ad identificarla attorno alle 3 del mattino. Ma, telefonicamente, lei non ne ha voluto sapere di poter sfruttare l’assicurazione per farsi portar via senza spese l’auto incidentata. Il sospetto è temeva che, recandosi sul posto, fosse plausibile la richiesta di sottoporsi ad etilometro. Di fatto non potrà comunque evitare denunce per aver abbandonato l’auto incidentata in un punto delicato del traffico. Così come facilmente verrà chiamata a risarcire i costi di riparazione della rotatoria andata in frantumi.