Cesena: dimissioni ai vertici del Credito Cooperativo Romagnolo

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Terremoto negli organigrammi della Banca di Credito Cooperativo Romagnolo, istituto che ha raccolto il testimone di “banca di estrazione locale leader”, riempiendo un vuoto lasciato dalla crisi della Cassa di Risparmio di Cesena, assorbita dal marchio del colosso emiliano-transalpino Credit Agricole.

In queste ore si è dimessa una fetta consistente di uomini-chiave del Credito Cooperativo Romagnolo, che porta questo nome dal 2016, quando si fusero in un’unica entità la vecchia Banca di Cesena e la Bcc di Gatteo.

Hanno rimesso il proprio mandato il vice presidente Giancarlo Babbi, uno dei nove consiglieri d’amministrazione (Roberto Bernabini) e l’intero collegio sindacale formato dal presidente Marco Vicini, dai sindaci effettivi Nicoletta Giorgetti, Donatella Scarpellini e dai supplenti Massimiliano Graffiedi e Matteo Poletti.

Le dimissioni si sono susseguite nelle ultime ore partendo da quella del vice presidente Babbi. «Una vicenda quella legata alle mie dimissioni - spiega con cortesia al telefono - sulla quale al momento non ho alcuna possibilità e volontà di rilasciare dichiarazioni ufficiali».

Il presidente Valter Baraghini e il direttore generale Giancarlo Petrini hanno perso un pezzo consistente degli organigramma della banca, a pochi mesi dall’assemblea che dovrò definire le cariche future, prevista per il mese di maggio.

La banca, il cui rating negli ultimi due anni è stato in crescita e che occupa il 15° posto nella classifica di gradimento e rendimento dell’Emilia Romagna, recentemente ricalcolata, sta definendo proprio in queste settimane le liste per i rinnovi delle cariche. Le dimissioni di queste ore hanno tutta l’aria di essere un “posizionamento” rispetto alle scelte che si stanno per prendere. Qualcosa che potrebbe portare a una battaglia assembleare per conquistare i voti necessari per la prossima governance. Tutti aspetti che diventeranno più chiari a liste chiuse per le elezioni, o anche prima nel caso in cui arrivassero nei prossimi giorni altre dimissioni in questa incerta e delicata fase di scadenza di mandato.

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