Cesena, dalle associaizoni consumatori richieste anti crisi

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Tutte le associazioni dei consumatori (in rigoroso ordine alfabetico Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi) hanno indetto oggi una assemblea dei consumatori, ma aperta anche a sindacati, imprese e forze sociali, per discutere i temi dell’emergenza inflazione e proporre soluzioni condivise per abbattere prezzi e bollette.

Le associazioni chiedono a sindacati dei lavoratori, organizzazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, del commercio e della cooperazione e alle altre forze sociali organizzate del volontariato, ambientaliste, culturali, studentesche, di unirsi ai consumatori per dar vita alle più opportune azioni comuni e giungere a proposte condivise, al fine di spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, per affrontare l’emergenza energia e per realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini.

L’assemblea sarà visibile sulla piattaforma Zoom.

Le richieste

Tra le misure che le associazioni ritengono indispensabili e che saranno discusse oggi, prima di essere presentate al nuovo Governo, trovano spazio la sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, con garanzia pubblica, e procedura speciale di Conciliazione presso Arera.

Poi la definizione della casistica di morosità incolpevole, l’ampliamento delle soglie d’accesso e degli importi dei bonus sociali per elettricità e gas ed un più rigoroso divieto temporaneo di modifica unilaterale dei contratti per l’energia, compresi rinnovi e recessi.

No alle speculazioni

«Tra le richieste - spiega Giorgio Casadei di Adoc Cesena - anche misure di contrasto alle speculazioni e all’eccessiva volatilità dei mercati, disaccoppiando la formazione dei prezzi di elettricità e gas e fissando i valori per i regimi tutelati secondo la media ponderata dei costi di approvvigionamento e produzione dalle differenti fonti, stabilendo, conseguentemente, una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero. Serve anche una riforma degli oneri generali di sistema, spostandone gran parte sulla fiscalità generale e sgravandoli dall’Iva».

Niente Iva sulle accise

Le associazioni di consumatori sono intenzionate anche a chiedere l’istituzione dell’Albo dei fornitori di energia, con requisiti stringenti di accreditamento; niente Iva sulle accise sui carburanti, parametrandone il carico alla media europea assieme alla sterilizzazione Iva sulla materia prima non oltre il valore delle accise, prorogando inoltre il taglio del prezzo di almeno 30 centesimi al litro.

«Serve anche una rimodulazione delle aliquote Iva sui generi alimentari e di largo consumo, riducendole fino all’azzeramento sui cibi e prodotti essenziali, incluso il pellet - prosegue Giorgio Casadei - ed una deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari, con forti agevolazioni e gratuità di alcuni servizi e forniture, quali mense e libri scolastici».

Tra le richieste finali il rafforzamento poteri dell’autorità di vigilanza sui prezzi e l’istituzione degli osservatori territoriali, partecipati dalle associazioni dei consumatori. Con norme di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e la costituzione del Fondo di contrasto della dilagante povertà energetica assieme alla super tassazione degli extraprofitti realizzati nelle attività finanziarie ed energetiche.

L’incontro di tutte le associazioni a tutela dei consumatori potrà essere seguito in streaming sui siti e canali social delle organizzazioni promotrici ed attraverso la piattaforma Zoom (al link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_4IGZ6ExWTPmfhw2FQiWIww).

«Siamo certi che nel corso del dibattito possa emergere altro oltre alle richieste già in essere - ribadiscono le associazioni all’unisono - In carenza di misure adeguate di contrasto dell’emergenza energetica e della spirale inflazionistica, siamo pronti a promuovere ulteriori e più incisive forme di mobilitazione generale, anche di piazza, come già abbiamo fatto a giugno scorso con la “Protesta delle pentole vuote”».

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