Cesena, comitato di cittadini in battaglia per i lavori al Cesuola

I cittadini di Ponte Abbadesse si stanno organizzando in un comitato per proporre modifiche al piano di intervento previsto per la messa in sicurezza del torrente Cesuola, chiedono partecipazione e se servirà sono pronti a dare battaglia.

Informare e partecipare

L’intervento è ambizioso e complesso, il comune lo aveva presentato in una conferenza stampa insieme alla Regione e a Hera. Se la necessità di questo intervento mette tutti d’accordo, lo stesso non si può dire delle modalità previste per la sua realizzazione e proprio queste sono quelle che hanno destato l’allarme di un gruppo di cittadini che ha dato vita al comitato Ponte Abbadesse Attiva e che in questi giorni si sono attivati per informare i loro concittadini e chiedere al Comune di essere tenuti in considerazione nel processo decisionale.

La “cassa” della discordia

La parte che più impatterà su questa porzione del quartiere Cesuola è il lotto 5, che prevede la realizzazione della cassa di laminazione, che aiuterebbe il deflusso dell’acqua in caso di piena, nei campi agricoli dietro via Francavilla con la previsione di espropriare circa 7 ettari. L’inizio lavori è previsto nel 2024 ma è in questi giorni che si sta definendo il progetto. La realizzazione di questa vasca prevede scavi con profondità variabili tra i 2 e i 6 metri. Uno degli aspetti che più allarma i cittadini del comitato è come sarà gestita la terra di scavo. La stima è che genereranno 140mila metri cubi di terra che comporterà il transito di 11.800 mezzi pesanti.

Come gestire la terra

Il progetto è pubblico ed è reperibile sul sito della regione dedicato al settore Ambiente. A inizio febbraio si è concluso lo screening ambientale ed è analizzando i documenti sul sito che i residenti del comitato si sono resi conto che che sebbene i tecnici comunali avessero proposto come destinazione delle terre di scavo l’ex cava e l’ex discarica di Rio Eremo, il progetto attuale prevede che queste vengano in gran parte spostate in un campo agricolo in via Falconara, decisione che se confermata significherebbe spostare tutto il traffico dei camion in una zona già densa di attività e di persone che la frequentano per i campi da calcio, il percorso dei gessi.

Le richieste

Tra gli aspetti su cui i residenti del comitato chiedono approfondimenti sono le ragioni per cui la proposta dei tecnici comunali non è stata accolta, perché ci si è limitati allo screening ambientale e non sia stata fatta, come sembra, la valutazione di impatto ambientale per un intervento che avrà un impatto anche sulla qualità dell’aria e sonora. Quello che chiede il comitato, che ha già avuto un primo incontro con l’amministrazione e in particolare con l’assessora Francesca Lucchi e il vicesindaco Christian Castorri, è di riaprire i termini per presentare osservazioni coinvolgendo di più e meglio i residenti. Una prima apertura in tal senso sembra esserci già stata e nei prossimi giorni una delegazione del comitato dovrebbe avere appuntamento per un incontro in regione.

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