Cesena, Codice Rosso: altre due donne picchiate dai compagni

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Codice rosso: non si ferma neppure a Cesena la striscia di violenza che continua a coinvolgere, nel ruolo di vittima, le donne. E come (troppo spesso) accade, ancora una volta c’è anche chi tra le vittime non intende in alcun modo denunciare il suo aggressore. Malgrado l’abbia (per l’ennesima volta) fatta finire all’ospedale.

Nell’ultimo anno tra polizia e carabinieri sono state poco meno di 400 (397 per l’esattezza) le indagini aperte dalle forze dell’ordine per segnalazioni di donne vittime di violenza in provincia di Forlì-Cesena. Segnalazioni che sono arrivate dal pronto soccorso (una volta visionate lesioni “sospette” anche su donne che dichiaravano “incidenti” di tutt’altra natura per le ferite che portavano addosso) piuttosto che da denunce esplicite delle vittime o da chiamate di soccorso lanciate da parenti o vicini di casa delle vittime.

Negli ultimi giorni le forze dell’ordine sono dovute intervenire nella zona di Macerone dove dall’interno di una abitazione era palesemente in corso una furibonda lite al termine della quale la donna, una 66enne, è stata accompagnata in ospedale. È ricoverata per i postumi, sia fisici che psicologici, dell’aggressione patita da parte del compagno. Ed ora sono in corso tutte le procedure per metterla in sicurezza e presto un giudice dovrà anche decretare se l’uomo debba o meno essere allontanato dal contesto familiare o dotato di un divieto di avvicinamento alla donna per la quale, comunque, si sta vagliando anche la possibilità di metterla al sicuro in una casa protetta lontana da chi l’ha ancora una volta aggredita.

Preoccupa anche maggiormente gli investigatori la situazione di una cesenate 45enne che, sempre in queste ore, è arrivata al pronto soccorso del Bufalini col volto tumefatto ed è stata ricoverata (prognosi 30 giorni) per una frattura al setto nasale che dovrà essere trattata chirurgicamente. Non ha nascosto di aver subito un pugno dal suo ex compagno. Salvo poi, quando è stata interpellata al riguardo, rifiutarsi categoricamente di denunciarlo. Agli investigatori per ora non ha nemmeno voluto esplicitare chi sia l’uomo che l’ha aggredita. La legge che tutela le donne ed ha introdotto le metodologie del Codice Rosso, che sopra ad una certa soglia di prognosi per le lesioni patite prevede che le indagini proseguano comunque d’ufficio. A tutela di tutte le vittime, questa compresa, che spesso non elaborano come l’escalation di violenza degli uomini maltrattanti non sia mai in regresso. E come chi arriva a colpire una ex compagna fratturandole il naso in futuro può soltanto aggravare le violenze ai suoi danni. Se non viene limitato nel suo agire dall’azione della magistratura e da seri provvedimenti da parte di un giudice.

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