Cesena, centro sportivo di Ponte Abbadesse comprato dal Comune: il Consiglio dice sì

Con la delibera approvata giovedì in Consiglio comunale (hanno votato a favore Pd, Cesena 2024, Cambiamo, contro Csn, si è astenuta la Lega) è definitivamente salvo il centro sportivo “Elio Maraldi” di Ponte Abbadesse. Il voto ha sancito il via libera all’acquisizione, garantendone così la funzione pubblica, della struttura, fin qui di proprietà della parrocchia che, per le conseguenze del fallimento di una delle ditte che l’avevano realizzato, aveva necessità di venderlo. Saltata la trattativa tra privati, che nei mesi scorsi sembrava sul punto di trovare un esito positivo ma contro cui erano insorte tante famiglie dei frequentatori, che avevano dato vita a un comitato, è stato il Comune, interpellato dalla parrocchia ad acquisire il centro sportivo per 65.000 euro. Il valore della struttura riconosciuto dal Comune alla parrocchia è molto distante dai 130.000 euro di cui si era parlato all’inizio della vicenda, durante incontri pubblici e in uscite sulla stampa. Questo è il motivo per cui la Lega ha deciso di astenersi, lanciando accuse di mancanza di trasparenza su questo punto. Il fatto che non siano stati forniti alcuni documenti per consentire di prendere una decisione consapevole e il timore di creare un precedente verso altre società sportive che si trovassero in difficoltà sono invece le ragioni del voto contrario di Cesena siamo noi, pur riconoscendo e condividendo «la validità dal punto di vista sociale dell’operazione». Il consigliere del Pd, Lorenzo Plumari, ha replicato: «Salviamo una struttura, non una società». Una posizione condivisa anche da Cambiamo, che ha difeso la rilevanza sociale e pubblica di quello spazio, esprimendo un voto positivo alla delibera. L’idea di valorizzare queste strutture riconoscendone il ruolo sociale e aggregativo oltre quello sportivo - ha ricordato il capogruppo di Cesena 2024, Armando Strinati - è quella attorno a cui nasce il progetto “Cesena Sport City” e lo stesso principio alla base della scelta di acquisire la struttura. Il sindaco Enzo Lattuca ha spiegato così la scelta del Comune: «Quando siamo stati interpellati abbiamo ritenuto che le condizioni che ci venivano proposte, migliori rispetto a quanto raccontato anche dalla stampa fino a quel momento, ci richiamassero a un atto di responsabilità per preservare la funzione pubblica di quell’impianto sportivo, che è un’infrastruttura sociale». Il primo cittadino ha poi escluso che l’acquisizione possa creare un precedente potenzialmente problematico: «Bisogna conoscere la realtà cittadina: gli impianti sportivi a Cesena sono già tutti di proprietà pubblica. Gli unici altri esempi sono il centro sportivo di Martorano e la piscina di Ronta. In ogni caso, valuteremo con attenzione se come in questo caso c’è un valore sociale da tutelare». Anche per il campo di Ponte Abbadesse, come per tutte le altre strutture pubbliche, la gestione sarà affidata tramite bando. «Quello che sappiamo è che questa è una scelta importante non solo per Ponte Abbadesse, ma per tutta questa parte di città. Quella che sosteniamo è una spesa congrua, che ritorna alla città come patrimonio pubblico».