Cesena capoluogo con Forlì, Confindustria Romagna approva

Una richiesta "comprensibile, che rimedia a una oggettiva stortura". Confindustria Romagna si iscrive al dibattito scaturito dalla proposta del sindaco di Cesena Enzo Lattuca di riconoscere alla città il ruolo di co-capoluogo di Provincia. Per questi Enti con denominazione plurima, non solo Forlì-Cesena anche Pesaro-Urbino nelle Marche e Massa-Carrara in Toscana, si assegna alla città sopravvenuta "poco più che un diritto di tribuna: la sigla sulle targhe sino a quando ci è stata, il nome nella denominazione della provincia, non molto altro". Dopo la riforma Delrio, argomentano gli Industriali, il ruolo delle Province è stato "enormemente svuotato", tuttavia "negli ultimi tempi si è tornati a rendersi conto dell'utilità di un Ente intermedio tra i Comuni e la Regione e sta ripartendo il dibattito, peraltro ancora molto sottotraccia, sui poteri da ri-attribuire alle Province". Dunque "l'auspicio" di Confindustria Romagna è che "la proposta del sindaco Lattuca non esaurisca la sua spinta con le ferie agostane ma riesca invece ad avere la forza di andare oltre sfidando le forze politiche e sociali di questo territorio a confrontarsi su quella che riteniamo essere l'unica vera soluzione per garantire alla Romagna le condizioni per competere ad armi pari in Italia, in Europa e nel mondo". Occorre, chiarisce l'associazione, istituire una realtà amministrativa unitaria delle tre attuali province, la Città Romagna Metropolitana, "dotata di tutti i poteri per governare unitariamente un territorio così importante per il Paese".