Cesena, cade in piazza e si fa male: chiede 113 mila euro di danni

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Cadde rovinosamente in piazza del Popolo esattamente due anni e mezzo fa, procurandosi gravi fratture agli arti. L’anziana protagonista di questa disavventura ha citato in giudizio il Comune, chiedendo un sostanziose risarcimento danni, in quando sostiene di avere perso l’equilibrio per colpa del cattivo stato della pavimentazione. E così, dopo avere fatto regolare denuncia dell’accaduto alla Compagnia di assicurazione “Lloyd’s of London”, recependo la proposta di quest’ultima, nei giorni scorsi il Comune ha incaricato l’avvocato genovese Tommaso Capurro di tutelare le ragioni dell’ente. E ovviamente, di riflesso, gli interessi del broker stesso, che rigetta la richiesta avanzata dalla donna, in quanto ritiene che non ci sia alcuna responsabilità di terzi per quello che le è successo e quindi pensa di non dovere pagare alcun risarcimento.

La somma chiesta dalla donna è di 112.885 euro e l’udienza in cui si tratterà la causa è stata fissata il 18 novembre. Il sinistro risale al 20 aprile 2019 e sei mesi e mezzo dopo la cittadina che ne ha fatto le spese ha chiesto al Comune di risarcire i danni. Danni che in questi casi includono non solo quelli prettamente sanitari ma anche il cosiddetto danno biologico, legato ai disagi patiti per il periodo di attività forzata. Lo scorso gennaio, l’anziana uscita malconcia da quella caduta aveva chiesto di avviare la procedura di mediazione disciplinata da una legge del 2010.

Il Comune aveva raccolto l’invito: una scelta quasi obbligata perché un rifiuto avrebbe avuto un peso negativo nell’eventuale successivo giudizio in sede civile. Ma il tentativo di chiudere la partita davanti al tribunale di Forlì con una conciliazione è andato a vuoto. D’altronde, era prevedibile, perché l’assicurazione aveva preventivamente espresso la propria contrarietà al raggiungimento di un accordo in via bonaria, nella convinzione che la controparte non abbia diritto ad alcun risarcimento. Quindi, se il Comune avesse stretto un’intesa, se ne sarebbe dovuto fare carico. A questo punto, la palla passa quindi in mano al giudice e tra meno di un mese la vicenda finirà in aula.

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