Cesena: caccia a video e foto degli scontri dopo Italia-Ungheria

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La gara di Nations League tra Italia ed Ungheria è stata caratterizzata da incidenti fuori dallo stadio e pare destinata a portare con sé uno strascico di polemiche e atti giudiziari annoso.

La polizia anche ieri ha continuato a scaricare video di sorveglianza della zona interna ed esterna del Manuzzi. Dopo le prime 8 denunce (che confluiranno in altrettante richieste di Daspo anche sul fronte ungherese) si continuano a catalogare per futuri provvedimenti i volti dei partecipanti agli scontri, con un occhio di “più semplice gestione” per i cesenati e di “più difficile catalogazione” per i magiari protagonisti nelle violenze.

Davanti al Pub

Al centro dell’attenzione, sia prima che dopo la gara, ci sono state prima le pertinenze e poi l’interno del Pub Bombonera di via Del Mare. Mentre (ancora non ufficialmente) i legali del locale stanno valutando se sporgere denuncia per i danni subiti (2.000 euro circa) nella colluttazione post partita tra polizia e clientela che gettava ogni tipo di suppellettili e bottiglie contro gli agenti, la gestione del Pub ha affidato ai social network una lunga nota in cui ripercorre l’accaduto.

Il doppio scontro

«Non è facile rivivere e ricostruire gli eventi senza risentire nelle orecchie le urla dei ragazzi e delle famiglie presenti e il rumore dei vetri rotti. Non è possibile ripensare a martedì senza riveder scendere le lacrime delle bariste e delle clienti, esplose appena i reparti mobili di polizia hanno lasciato l’area antistante il locale. Le forze dell’ordine dovrebbero garantire sicurezza e serenità ai fruitori dell’evento per le quali sono preposte; ieri, per colpa solo di alcuni reparti e di una organizzazione lacunosa, hanno seminato paura, angoscia e terrore puro».

Negli scontri post partita al Pub vie di fuga non ce n’erano: «Il Bombonera è un locale che ha quasi 20 anni di storia, da sempre ritrovo dei tifosi più passionali del Cesena. Martedì decine di tifosi dell’Italia e del Cesena, con parecchi supporter ungheresi, hanno mangiato e bevuto birra in armonia».

La situazione è precipitata nel volgere di pochi minuti. «Un numeroso gruppo di supporter magiari, visibilmente ubriachi, molesti e aggressivi, è stato fatto transitare dalla polizia, in mezzo ai tifosi locali assiepati davanti al bar. Lo schiaffo di un ungherese ad un ragazzo di Cesena è stata la miccia che ha scatenato una prima colluttazione sedata poi velocemente».

Da qui il clima è cambiato: «Anche se tifosi a quel punto non ce n’erano più il locale è stato presidiato da vicino dalle forze dell’ordine. Alla fine dell’incontro, durante il deflusso, un gruppo ungherese è arrivato fino alla tabaccheria qui a fianco, brandendo bottiglie di vetro e invitando gli ultras cesenati allo scontro. Scontro che c’è stato, lieve e veloce, in quanto il gruppo assalitore si è subito dileguato. A questo punto è partito il raid del reparto celere, crediamo di Padova. Malgrado il piccolo tafferuglio fosse finito, la carica è stata inspiegabile, durissima, interminabile ed è arrivata fin sotto la tettoia del locale travolgendo tutto e tutti. Mai in 19 anni di attività abbiamo visto situazioni così. Anche quando negli anni a Cesena sono transitate tifoserie “avversarie” di ben altre consistenze numeriche e pericolosità».

Caccia ai video

«Vorremmo pertanto avere risposta a domande che per noi sono fondamentali: perché tifosi ungheresi ubriachi sono stati fatti arrivare fin qui e avevano bottiglie di vetro quando non si potevano vendere? Perché la viabilità in via Del Mare era aperta (e senza presidio) quando non lo è mai neppure in Serie C? Come hanno provocatori ungheresi ad uscire prima della fine della gara ed arrivare fin qui? Che finalità aveva l’ultima carica della celere? Chiediamo a chi era presente e vuole aiutarci con le proprie testimonianze e video, di contattarci, poi valuteremo con i nostri legali come comportarci».

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