Cesena, addio alla fermata bus pericolosa: ecco l'alternativa: "Ma non è attrezzata per i disabili"
Da ieri chi attende l’autobus lungo via Cervese, nella zona dell’azienda “La Cesenate” tra la zona Vigne e Sant’Egidio, può farlo in modo decisamente più sicuro rispetto a quanto avveniva finora. È stata infatti attivata una nuova fermata sul marciapiede che separa la carreggiata dal parcheggio situato proprio di fianco alla ditta. Una zona molto più al riparo rispetto al precedente corridoio largo pochi centimetri, “incastrato” tra un muretto sormontato da una rete e la strada dove circolano i veicoli. Un cittadino, con grande senso civico, aveva segnalato il pericolo al “Corriere”, che ha dato voce al suo sos. Poi era intervenuta anche Antonella Celletti, capogruppo della Lega, che sulla questione ha presentato un’interrogazione. Intanto, l’assessora Francesca Lucchi si era attivata e il sopralluogo fatto dai tecnici aveva confermato che la fermata era posizionata in un punto a dir poco inadeguato. Era stato perciò preso l’impegno di spostarla rapidamente in un luogo più protetto e decorso, e così è stato. Nonostante l’indiscutibile passo avanti fatti, la situazione resta comunque ulteriormente migliorabile, per esempio sul piano del comfort. Come ha fatto notare il cittadino che ha fatto la segnalazione, sarebbe utile una pensilina. C’è poi un’altra carenza, evidenziata da Giuseppe d’Ursi, più noto col soprannome “Beppe rotelle”, costretto in carrozzina e in lotta da vent’anni per rivendicare il diritto dei disabili ad avere una piena accessibilità al servizio di trasporto pubblico. Fa notare che la nuova fermata, come d’altronde quella soppressa che è andata a rimpiazzare, non è abilitata per i disabili. Anche perché il marciapiede su cui è stata collocata non è munito di scivolo. Inoltre, sostiene che è troppo stretto. E infine aggiunge che sarebbe bene dotarlo di una protezione che metta al riparo i passeggeri in attesa dai mezzi che fanno manovra nel parcheggio adiacente.