Cesena, a 12 anni spala fango per giorni e poi vince ai Mondiali di beach tennis

Archivio

Via Roversano in zona Ponte Vecchio è stata tra le più colpite dall’esondazione di martedì scorso. Per diversi giorni l’unico modo di inoltrarsi lungo le case era usare i gommoni. Quando poi la strada è stata liberata dall’acqua tanti sono stati i volontari intervenuti gomito contro gomito a lato degli abitanti di quella via. Tra le tante case c’è anche quella di Dana Ceccarelli, che nei giorni successivi all’alluvione ha continuato a togliere fango e ad accatastare tutto quello che era andato distrutto con suo nipote Samuele al suo fianco. «Io e i miei genitori abitiamo al piano terra, mentre Samuele e la sua famiglia abitano sopra. Le nostre case sono comunicanti e siamo tutti molto legati. Samuele, che ha 12 anni, appena è stato possibile si è messo insieme a noi a pulire, aiutandoci tantissimo. Non si è mai tirato indietro, ed è una cosa che ci ha molto commossi. Perché un ragazzino di quell’età non dovrebbe mai trovarsi in questa situazione». Come molte altre famiglie che abitano in quella via anche quella di Dana ha perso tutto. Nella loro abitazione l’acqua è arrivata a tre centimetri dal soffitto, allagando completamente la casa. Lo stesso è successo ai garage, in cui anche la famiglia del nipote aveva macchina e motorini. «Samuele è un ragazzino sensibile ed è stato molto toccato da quello che è successo. Allora sabato scorso visto che si disputavano i Campionati Mondiali di Beach Tennis a Cesenatico i suoi genitori hanno pensato di mandarlo e dargli un occasione per staccare un po’. Ma non essendo nelle condizioni di poterlo accompagnare hanno chiesto al babbo del suo compagno di squadra Riccardo. Tutti e due frequentano il Centro Romagna Beach Tennis di Villachiaviche da un po’ di tempo. E nonostante tutto quello che stava succedendo e che era andato perso Samuele ci è tornato a casa con una medaglia al collo». Insieme all'amico Riccardo sono riusciti a raggiungere il primo posto, scatenando grande emozione nella famiglia. Ma il giorno dopo senza pensarci due volte è tornato ad aiutare e a spalare il fango. «In questo momento né noi né la sua famiglia possiamo fargli il regalo che si merita vista la situazione, ma speriamo che almeno sapere che in molti conoscono la sua storia e quello che ha fatto in questi giorni lo renda felice».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui