Cervia, parcheggi: "Mi muovo elettrico", contrassegni a ruba

Esauriti tutti i contrassegni di “mi muovo elettrico”. I turisti, ma pure i residenti, scelgono la mobilità sostenibile e aderiscono alla campagna di Azimut per la sosta a pagamento. Le agevolazioni per le auto elettriche prevedono infatti l’esonero del pagamento sulle strisce blu, ad esclusione delle aree soggette a tariffa rossa sosta breve e tariffa viola. Per parcheggiare gratis anche in questi stalli dovrà essere esposto sul parabrezza anteriore dell’auto il logo del Comune riportante il contrassegno “mi muovo elettrico” e un numero indicativo, oppure una copia della carta di circolazione che metta in evidenza il numero della targa e il tipo di alimentazione. Evidentemente gli automobilisti delle Bev (Veicolo elettrico a batteria) hanno scelto di applicare il logo del Comune, e i contrassegni sono andati a ruba. Tanto che il Comune ha chiesto un preventivo alla stessa Azimut, per la realizzazione di altre 250 etichette in Bvc adesivo, per una spesa complessiva di 594 euro. Ma l’affidamento alla società ravennate «non ha avuto esecuzione», ed è stato quindi revocato a favore di Exit antinfortunistica ravennate per 549 euro. Lo stesso dirigente Daniele Capitani aveva parlato, nel corso di un convegno sulla “Città elettrica”, di un aumento esponenziale delle auto con questa alimentazione. Al momento, però, le colonnine elettriche sono insufficienti e lontane dal centro. Forse con l’aumento della richiesta interverranno le grandi compagnie come Enel e Ionity, magari installando le colonnine per la ricarica veloce.

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