Cervia è più povera: addio allo storico meccanico delle bici
Chi non si è fatto gonfiare le gomme della bicicletta almeno una volta da Angelo Forlivesi? Ora che non c’è più (è scomparso nei giorni scorsi a 79 anni) occorre prenderne atto: per tutti il meccanico era lui, con il sorriso sempre sulle labbra e una battuta di quelle che esprimevano tutta la sua romagnolità.
Per anni, per la precisione dal 1971, in quel negozio del Borgo Saffi talmente pieno di biciclette che non c’è più nemmeno lo spazio per passare, turisti e residenti hanno fatto pazientemente la fila aspettando il proprio turno. Chi per acquistare un mezzo nuovo, chi in cerca dell’usato, chi ancora perché aveva rotto i freni, la catena, il cerchione, oppure forato. Ma volevano solo Angelo, perché era lui il meccanico di Cervia per eccellenza.
E tanto era attaccato al suo lavoro, da trasmettere questa passione alla figlia Fabiana, diventata nel giro di pochi anni una provetta meccanica. «Era sempre pronto alla battuta – dice lei di suo padre –, ti salutava a distanza chiamandoti a voce alta. E lo faceva con chiunque, amico, cliente o conoscente. La sua fama derivava anche da fatto che, appena vedeva qualcuno in negozio, gli prendeva la mano e la stringeva forte. Esprimeva in questo modo il suo affetto verso gli altri, e nemmeno si accorgeva che la sua stretta poteva fare male. Ma lui era fatto così».
Su Facebook intanto molti lo piangono, raccontando gustosi aneddoti su quell’uomo che trattava le bici scassate come fossero sue figlie. Al civico 12 di via Aurelio Saffi era lui il punto di riferimento, sempre sul marciapiede ad accogliere i turisti che dopo un anno dovevano rimettere a nuovo le due ruote. In città erano ferravecchio, a Cervia rinascevano, e ora la tradizione continua con Fabiana.