Castrocaro abolisce la tassa di soggiorno

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Mentre sono attese all’inizio del nuovo anno novità per il rilancio del Festival di Castrocaro, il consiglio comunale approva il bilancio di previsione tra le polemiche per l’abolizione della tassa di soggiorno. «Vogliamo sostenere per quanto possibile la competitività del nostro fragile settore alberghiero, già provato da una lunga crisi locale che si è aggravata a seguito della pandemia e ora anche per l’aumento dei costi dell’energia elettrica – afferma il sindaco, Francesco Billi –. Ma non è tutto, in molti ormai soggiornano a Castrocaro per motivi diversi da quelli propriamente turistici. C’è chi lo fa per lavoro o per motivi sanitari, tant’è che questo settore rappresenta una nuova frontiera del turismo. Di fronte a questo scenario in evoluzione e diversificato è inappropriato conservare un’imposta che, tra l’altro, attribuisce all’imprenditore una notevole responsabilità contabile nei confronti della Corte dei Conti. Eliminare la tassa di soggiorno, quindi, alleggerisce la burocrazia ai nostri albergatori che spesso dirigono strutture a gestione familiare e consente di non chiedere esenzioni a seconda del tipo di turista-cliente che si ha davanti, il confine sarebbe troppo sottile e lasciato all’interpretazione». Il gruppo di maggioranza ha sostenuto la decisione, così come il Pd. «Siamo favorevoli all’abolizione, più volte richiesta dalla categoria degli albergatori, e che abbiamo sempre caldeggiato – dice il capogruppo, Daniele Vallicelli –. La tassa di soggiorno venne introdotta nel 2019 con una previsione di entrata di 80mila euro. In realtà, in quell’anno pre pandemia, se ne incassarono appena 25mila. Parliamo di cifre esigue che ad oggi non giustificano l’esistenza di un’imposta che incide nella competitività e nella burocrazia delle nostre gestioni alberghiere. Considerato il periodo, evitare aumenti delle aliquote e abolire la tassa di soggiorno rappresentano segnali politici che condividiamo pienamente». «Già nutrivamo perplessità al momento dell’introduzione – fa eco la consigliera dem, Patrizia Campacci –. Ora, visti i tempi difficili, non è sbagliato toglierla, ma controlleremo che la giunta si impegni per il rilancio turistico e degli eventi» . Con il bilancio di previsione, il Comune non tocca e, quindi, non alza le aliquote Irpef e l’Imu. «L’impegno dell’amministrazione è salvaguardare i conti pubblici, nonostante il momento difficile, senza gravare sui cittadini – prosegue il primo cittadino –. Sin dal nostro insediamento abbiamo dovuto affrontare due sfide impreviste: la lievitazione dei costi della palestra scolastica per oltre 600mila euro e l’aumento spropositato delle bollette». Poi c’è il capitolo opere pubbliche. «Siamo riusciti a sbloccare diversi cantieri, tra cui quello per la riqualificazione delle mura di Terra del Sole prospicienti via Piave e l’altro per il rinnovamento di via Gramsci. Anticipiamo l’intervento in piazza Martelli, oggi degradata, e abbiamo inserito la realizzazione di un’area feste, la riqualificazione dell’area sportiva e la nuova sede della Protezione civile in via Biondina».

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