Castel San Pietro, cercasi volontari per le colonie feline

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Fortunatamente a Castel San Pietro Terme il fenomeno di abbandono di animali d’estate è contenuto, secondo l’Enpa inesistente, ciò non significa che non ci siano altre criticità, e anche una necessità di volontari che si occupino dei randagi , che comunque esistono. «Il problema qui è semmai la mancanza di sensibilità sull’importanza della sterilizzazione, soprattutto nelle campagne – dice Monica Monti, presidente della sezione comunale dell’Enpa, che si occupa in particolare di gatti e oasi feline –. Da uno o due gatti abbandonati, in pochi anni si può arrivare a superare i 60. L’obiettivo prioritario deve essere quindi far prendere coscienza alle persone che è fondamentale sterilizzare i gatti, per evitare gli abbandoni di cucciolate, che nascono non solo in estate, ma da marzo a ottobre, e la formazione di colonie feline. Un grave problema per i gatti abbandonati sono le malattie. In particolare i micini spesso si ammalano agli occhi e se non vengono curati in breve tempo diventano ciechi, e poi, non essendo più in grado di procurarsi il cibo, muoiono di stenti».

Il fenomeno in numeri

Dal censimento fatto dall’Enpa a inizio anno risultano 48 colonie per un totale di 366 gatti. «Le colonie feline sono un po’ ovunque, ad esempio in viale Terme ce ne sono sette. La più recente si è formata in via Bastiana, nel periodo del lockdown, e conta 46 gatti – spiega Monti –. Solo l’anno scorso a Castel San Pietro Terme sono stati trovati una cinquantina di gatti, di cui oltre una trentina di cuccioli. E questi sono solo quelli di cui veniamo a conoscenza e di cui ci prendiamo cura, in più ci sono tutti quelli che non ci vengono segnalati e che spesso vanno incontro a un destino infausto». Negli ultimi anni l’associazione ha poi registrato un aumento di abbandoni di coniglietti nani. «È un grosso problema, anche perché ci sono poche associazioni che se ne occupano: una è a Bologna, ma credo che qui da noi non ci sia nessuno. Il problema dei cani qui da noi è meno sentito, ci sono meno abbandoni. Nel caso di ritrovamenti di randagi, comunque, se ne fa carico il Comune e li colloca nel canile convenzionato di Imola. In generale, l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme fa tantissime cose per gli animali», dice la presidente dell’associazione attiva sul territorio dal 1998. «Fino al 2019 eravamo solo in tre, adesso siamo in sei volontari attivi, ma l’impegno è davvero tanto e siamo ancora troppo pochi. Per questo lanciamo un appello: cerchiamo altri volontari che abbiano voglia di dare amore e dedicare tempo agli animali. Chi desidera proporsi, può telefonare al mio numero di cellulare: 373 8551031 (Monica Monti). Non c’è bisogno di nessuna competenza, si impara tutto sul campo!È un’attività che impegna tanto, non solo fisicamente, ma anche a livello mentale. E se a volte abbiamo problemi personali o di salute, come è successo a me quando mi hanno messo il pacemaker, facciamo fatica a staccarci. Il nostro cuore è sempre con i nostri animali. Sono i nostri gatti, un po’ più sfortunati degli altri».

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