Casola, emergenza non conclusa: continui controlli di Esercito e Vigili del fuoco

Un presidio di 19 militari del Genio Ferrovieri con camion, escavatori e ruspe alle dipendenze del ministero della Difesa, un altro contingente di 26 Vigili del fuoco con le loro attrezzature (ministero dell’Interno) e alcune pattuglie di Polizia locale di Livorno messe a disposizione dall’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) saranno di stanza a Casola Valsenio fino al 28 luglio.
«Avevamo chiesto un allungamento della permanenza di tali forze, ci è stato concesso e siamo grati a fronte di una situazione per nulla risolta», afferma il vicesindaco Maurizio Nati che ieri ha incontrato in Comune la delegazione in sorvolo sulle aree alluvionate con l'elicottero dei vigili del fuoco.
A bordo con il prefetto Castrese De Rosa e il neo direttore regionale dei vigili del fuoco, Francesco Notaro, che ha preso visione della situazione, c’erano anche la direttrice dell'Agenzia regionale della protezione civile Rita Nicolini, il presidente della Provincia Michele de Pascale e il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Luca Manselli.
La ricognizione su Casola ha messo in evidenza le ferite lasciate dalle 300 frane che hanno coinvolto anche le strade, alcune davvero impressionanti, oltre a quelle in poderi e zone impervie.
«La permanenza dei presidi – continua Nati – è dovuta alle esigenze soprattutto di agricoltori e allevatori. Ci sono lavori che non possono aspettare e vanno compiuti: il grano da mietere, la frutta da raccogliere, gli animali da trasportare dopo averli venduti. Un allevamento ha consegnato 120mila polli e 175mila tacchini che erano da portare via. Ci sono zone ancora raggiungibili solo con i fuoristrada. Inoltre il temporale di giovedì ci ha allarmato parecchio, sono caduti 50 mm in 40 minuti, sufficienti a rimettere in movimento le frane e a creare problemi dove eravamo già intervenuti. Il territorio va tenuto monitorato. Se abbiamo qui Esercito e Vigili del fuoco certe operazioni si possono svolgere subito, altrimenti come facciamo?».
Nati teme che ad ottobre sarà ancora peggio «perché tante situazioni non saranno risanate e le piogge ci faranno tornare al punto di partenza. E’ questione di risorse, se tardano anche i progetti non si possono fare: non sono lavori semplici e i soldi vanno spesi bene. Finora dall’alto non è arrivato. Per fortuna un intero paese si è messo a disposizione. La prima cosa che agricoltori e allevatori chiedono è di vedere sistemata la viabilità al fine di lavorare sul posto».
Continuerà anche la preziosa opera di assistenza e supporto dei volontari del centro di accoglienza. Mercoledì prossimo è invece fissato a Ravenna un incontro tra il Prefetto, i 18 sindaci della Provincia e le Istituzioni, poi Castrese De Rosa sarà a Conselice con il cCommissario alla ricostruzione, Figliuolo.

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