Caro energia, dal ConAmi 1,2 milioni ai Comuni del Circondario

Il Con.Ami mette mano a 1 milione e 500mila euro del proprio Fondo di riserva per sostenere i ventitré Comuni soci che hanno difficoltà nel mantenere i bilanci in equilibrio a causa delle conseguenze negative della pandemia e del caro energia. Il Consiglio di amministrazione del consorzio ha stabilito una ripartizione delle risorse pari a poco meno del 58% del Fondo di riserva complessivo di 2 milioni e 587.232,81 euro, in relazione alle quote di partecipazione detenute da ciascun Comune. A Imola, che ne possiede il 65,019% e aveva presentato una richiesta di contributo il 2 febbraio, vengono destinati 975.285 euro, mentre nel circondario arrivano 1 milione e 197.780 euro in totale, poco meno dell’80% della somma messa a disposizione.

La decisione

A spingere il Con.Ami a una distribuzione straordinaria di risorse aggiuntive è stato «il perdurare del difficile contesto economico e sociale che il Paese e, in particolare, il territorio sta attraversando a causa delle conseguenze post pandemia e degli effetti negativi del caro energia – si legge nel verbale dell’assemblea dei soci del 20 febbraio –, che si ripercuotono, con particolare intensità, sui bilanci degli enti locali».

La decisione del cda presieduto da Fabio Bacchilega risale all’8 febbraio e ha tenuto conto, prima di tutto, delle «richieste pervenute dal Comune di Imola il 2 febbraio – si legge ancora –, dal Comune di Faenza il 1° febbraio, dal Comune di Castel San Pietro Terme il 1° febbraio e dal Comune di Medicina il 30 gennaio», per poi estendersi a tutti e ventitré i Comuni soci (oltre ai dieci del Circondario, dieci della provincia di Ravenna e tre di quella di Firenze).

Nonostante l’entità e la portata del contributo, «la distribuzione di riserve è sostenibile dalla posizione finanziaria e non condiziona l'attività futura e la solidità patrimoniale del consorzio – aggiunge l’atto –. Inoltre, le riserve che rimangono accantonate sono comunque rispondenti alle prescrizioni di legge e di statuto».

Le somme

Guardando al circondario, a Castel San Pietro, che detiene il 5,990% delle quote di partecipazione del Con.Ami ed è il terzo socio per importanza dopo Imola e Faenza, vengono destinati 89.850 euro, e a Medicina, che ne possiede il 2,247%, 33.705 euro. Seguono Mordano (1,847%) con 27.705 euro, Dozza (1,436%) con 21.540 euro, Castel Guelfo (1,153%) con 17.295 euro, Fontanelice (0,577%) con 8.655 euro, Borgo Tossignano (0,576%) con 8.640 euro, Casalfiumanese (0,567%) con 8.505 euro e Castel del Rio (0,440%) con 6.600 euro.

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