Caro energia alle Terme di Fratta, bollette quadruplicate

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«C’è stata una ripresa nel settore termale, sia dal punto di vista medicale che del relax. Gli afflussi, secondo i dati della Camera di Commercio, sono in crescita e sul territorio di nostra competenza si registra un +90% rispetto al 2019, l’anno prima dello scoppio della pandemia. Le prenotazioni promettono bene anche per la stagione invernale, ma è un’euforia a metà». A rivelarlo è Tommaso Morciano di Allegroitalia, l’azienda che gestisce l’intero complesso termale, compreso il Grand Hotel della Fratta. Un successo parziale, quello dello stabilimento bertinorese, che deve fare i conti con l’aumento delle bollette. «Purtroppo l’incremento degli utenti coincide con la crescita dei costi relativi alle utenze, in questo momento stiamo vivendo problematiche ben peggiori di quelle provocate dalla pandemia - prosegue Morciano -. Siamo arrivati a spendere 4 volte di più». Bolletta alla mano, il raffronto con il 2021 salta subito all’occhio. «Nel solo mese di luglio ed esclusivamente per ciò che riguarda la luce, la somma da versare è stata pari a 40mila euro quando nello stesso mese dello scorso anno l’importo da pagare ammontava ad 8mila euro. Non solo, nel primo semestre 2022 solo per le utenze abbiamo speso 340mila euro. Sono più che mai necessari accorgimenti a livello nazionale se vogliamo sopravvivere, altrimenti in prima battuta saremo costretti a ridurre il personale se non addirittura arrivare alla drastica decisione di chiudere l’albergo».

Nel frattempo la nuova gestione del complesso termale di Fratta ha provato ad apportare alcune attenzioni in più per provare ad arginare le spese vive e far fronte ai costi schizzati alle stelle. «Si è scelto di spegnere tutta la domotica in dotazione, o meglio spegnere la luce nelle stanze e nei camerini non utilizzati dagli utenti - spiega Morciano - . Abbiamo deciso anche di non riscaldare l’acqua degli impianti termali durante la notte, anche se poi è un risparmio a metà». La stessa Allegroitalia, inoltre, sta valutando la possibilità di dotarsi di un impianto fotovoltaico. «Vediamo se sarà una strada percorribile, al momento le terme di Fratta sono in una situazione delicata - conclude Morciano -. Però, abbiamo chiesto, essendo sotto curatela fallimentare, di sospendere per il momento i canoni concessori così da poter risparmiare e consentirci una gestione attiva. Infine, si è scelto di aderire alla sospensione del pagamento delle bollette più che altro come forma di manifestazione delle problematiche che il comparto sta vivendo, anche perchè prima o poi queste spese saranno da coprire e la questione è solamente rinviata. Per questo servono provvedimenti a livello nazionale».

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