Carmen / Bolero secondo Merola e Soavi a San Marino

Arriva la grande danza a San Marino con la rivisitazione di due celeberrime opere musicali, stasera, ore 21, teatro Nuovo di Dogana. La MM Contemporary Dance Company porta in scena “Carmen / Bolero” con la reinterpretazione dei coreografi Emanuele Soavi, da anni attivo in Germania, e Michele Merola, direttore artistico della compagnia, entrambi italiani.

La MM Contemporary Dance Company, nata nel 1999, con sede a Reggio Emilia, quale centro di produzione di spettacoli e promozione di workshop, ha un repertorio ricco e variegato, che da alcuni anni ha conquistato il mercato internazionale portando spettacoli in paesi europei ed extraeuropei dalla Corea alla Colombia, Canada, Germania, Russia, Marocco, Belgio, Spagna. Tra i prestigiosi riconoscimenti ottenuti, il Premio Europaindanza 2017 proprio per lo spettacolo “Bolero”.

Un lavoro che attraverso sette danzatori, racconta una non-storia, fantastica ma pertinente al mondo reale. Dai colpi di tamburo rullante dell’incipit sino all’esplosione strumentale finale con l’intera orchestra coinvolta, la danza viaggia in stretta simbiosi con la musica, veicolando una fiaba amara che è allegoria del dolore di vivere. Si può affermare che il “Bolero” di Merola è metafora dell’esistenza, stretta nel doppio binario tra seduzione e disinganno. Bolero, composto nel 1928, è ancora oggi tra i brani più noti e ascoltati della storia della musica e una delle ragioni della fortuna del pezzo è proprio quella di essere fortemente evocativo di immagini di sensualità.

Su questa stessa musica è intervenuto il compositore Stefano Corrias creando una propria partitura, liberamente ispirata al brano di Ravel, che si inserisce in tre diversi momenti della coreografia. I tre frammenti sottolineano i momenti più intimi e veri di ognuno di noi, quando siamo lontani dagli sguardi degli altri e dal rumore assordante del mondo

“Carmen sweet”, creazione esclusiva di Soavi, è stata pensata tenendo conto dell’originale intenzione, da parte del compositore Bizet che la presentò a Parigi nel 1875, di creare un’opera-comique. Pertanto, traendo spunto e rivisitando le tracce del leggendario canovaccio, l’azione, è permeata di ironia e sarcasmo. Le note sono interrotte dalle canzoni del gruppo canoro Los Panchos, in cui campeggiano gelosia e desiderio mentre sul palco viene esaltata la bellezza fisica dei corpi e vengono narrate le relazioni tra i sensi, che ripetutamente infiammano di passione i protagonisti.

www.sanmarinoteatro.sm

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