Cantiere poetico a Santarcangelo con Angelini e Riva

Archivio

È la giornata dedicata alle parole che raccontano la contemporaneità quella di oggi al Cantiere Poetico per Santarcangelo. Rientra in questo l’omaggio a Luca Rastello, scomparso prematuramente nel 2015, giornalista e scrittore, inviato di “Diario”, direttore di “Narcomafie”, collaboratore di “Repubblica”, attivo nell’ambito della cooperazione internazionale, da cui nacque il suo primo libro “La guerra in casa” (Einaudi, 1998), sul conflitto nella ex-Jugoslavia. Dopo l’intervallo compositivo da cui nacque il suo primo romanzo “Piove all’insù” del 2006 tornò ai réportage e pubblicò “Io sono il mercato” (Chiarelettere), sul narcotraffico, “La frontiera addosso. Così si deportano i diritti umani” (Laterza, 2010), sui diritti dei rifugiati, “Binario morto” (Chiarelettere, 2012), sul corridoio ad alta velocità tra Lisbona e Kiev. Il suo secondo romanzo, “I buoni”, è uscito con Chiarelettere nel 2014 e la stessa casa editrice nel 2018 ha raccolto suoi testi e discorsi in “Dopodomani non ci sarà. Sull’esperienza delle cose ultime”.

Alle 18 nella Sala Consiliare verrà presentato proprio questo libro con la partecipazione di Isadora Angelini, Elena Alma Rastello e Gigi Riva. E alle 21, al Lavatoio, avrà luogo ad opera del Teatro Patalò la lettura scenica del libro a cura di Isadora Angelini, con Luca Serrani e Gianluca Balducci, musiche di Luca Fusconi. Il programma del Cantiere si apre oggi alle 15, con il laboratorio “Poeticando”, dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni per ragionare sulla poesia e sulla creazione compositiva, curato da Cristiano Sormani Valli, in piazzetta Nicoletti.

Da non perdere la mostra inaugurata domenica alla Biblioteca Baldini con le parole ricamate di Ilaria Margutti, che rimarrà aperta fino al 23 settembre. L’artista che vive e lavora a Sansepolcro, che ha una formazione accademica e pittorica, ha scelto il ricamo al posto della pittura e con esso, reinterpretato con stile personalissimo e assai poetico, realizza le sue originali opere. A Santarcangelo l’allestimento, dal sapore orientale, propone piccoli rettangoli di tele tessute in modo differente ma tutte lasciate libere di svolazzare all’aria, che recano versi di poeti altri e della stessa artista, per la prima volta, causa pandemia, fattasi compositrice di testi. Titolo della mostra “Parole compiute sulla punta dell’ago. Il corpo mancante” a regalare uno sguardo differente sul tempo che ci attanaglia con incertezza e diffidenza.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui