Calcio Under 20, l'Italia di Casadei, Giovane, Turicchia e Prati sconfitta in finale ai Mondiali (1-0)
Un sogno sfumato all'ultima curva per l'Italia Under 20 a trazione romagnola, con Casadei capocannoniere del torneo dopo Haaland e Giovane, Prati e Turicchia nel ruolo di protagonisti. L’Italia cade in finale contro l’Uruguay (1-0), fallendo l’appuntamento con quello che sarebbe stato il primo storico titolo Mondiale U20 (dopo un terzo e un quarto posto). Decide nel finale Luciano Rodriguez all'84' con un colpo di testa su sviluppo di calcio d’angolo che legittima la superiorità della Celeste nella finalissima di La Plata. L’Uruguay del tecnico Marcelo Broli conquista così il titolo al terzo tentativo, dopo aver perso la finale nel 2013 contro la Francia di Paul Pogba.
I complimenti di Gravina
"Dispiace per il risultato finale, ma questi ragazzi sono stati straordinari, hanno scritto una pagina di storia molto molto bella. Nella squadra che abbiamo potuto schierare in Argentina mancavano diversi talenti, perché questa manifestazione non si svolge in data Fifa e quindi alcune società non si sono volute privare di alcuni giocatori nel loro finale di stagione".Così Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla Nazionale Under 20 sconfitta nella finale del mondiale di categoria dall'Uruguay. "È strano che un campionato del mondo della Fifa non preveda una data Fifa per quanto riguarda la disponibilità degli atleti. Il grande cammino della nostra nazionale Under 20 conferma due cose: innanzitutto esistono grandi talenti nel calcio italiano e poi c'è un grande lavoro del Club Italia".
"Devo ringraziare - sottolinea Graviana - il ct Nunziata, Maurizio Viscidi nel grande lavoro di coordinamento e tutti gli allenatori delle nazionali giovanili. Questo lavoro ci consente di esaltare al meglio le qualità dei nostri ragazzi. Ora serve maggiore fiducia per il gran salto. Il mondiale è stato uno spot incredibile per questi ragazzi che gridano forte 'Credete in noi, sicuramente non vi deluderemo'. Spero molte società possano raccogliere questa sfida. Vedere i nostri ragazzi cantare Notti Magiche è stata una bellissima immagine". Cosa si può fare per giocare di più i giovani? "Ci stiamo lavorando, il problema - spiega il presidente della federcalcio - è che nella nostra cultura si parla di obbligo dell'utilizzo ai giovani. L'utilizzo di giovani deve essere una vocazione, soprattutto nella prima fase di formazione. E poi c'è una necessità: si comincia a percepire l'idea di valorizzare i giovani e i vivai perché la politica del contenimento dei costi e dell'investimento sui giovani è una delle prerogative essenziali per dare solidità e sostenibilità al mondo del calcio".