La partenza non è stata granchè. Nemmeno paragonabile a quella dell’anno scorso quando nel girone d’andata il Rimini fece ampiamente la sua parte per poi impantanarsi dopo il giro di boa. Ma questo avvio zoppicante, appena 4 punti nelle prime 5 giornate, non è paragonabile nemmeno ai campionati precedenti, che si sia trattato di Serie C, Serie D o ex C2.
I due precedenti positivi
Almeno, andando a ritroso, fino al campionato 2012-2013 quando in panchina c’era Luca D’Angelo che iniziava a farsi le ossa come tecnico dopo l’esperienza nel settore giovanile biancorosso. Quell’anno nella ex C2 il Rimini partì con tre sconfitte, quindi il 2-0 casalingo al Val D’Aosta e il pari interno con il Forlì (0-0). Alla fine si andò ai play-out dove la squadra biancorossa ebbe la meglio sul Val D’Aosta e il Gavorrano. Addirittura strabiliante ciò che successe qualche anno più indietro ancora. Campionato di Prima Divisione, 2009-2010, quindi terza serie come quella attuale, e il Rimini di Melotti debuttò male a Pescara (2-0), quindi pareggio al Romeo Neri con la Reggiana (1-1), sconfitta di misura a Taranto (1-0), vittoria interna contro la Fidelis Andria (2-1) e altro ko da viaggio stavolta sul campo del Pescina (2-0). Si cantava già il de profundis per un Rimini che invece lentamente trovò la quadra tanto da arrivare a fine campionato al quarto posto con 51 punti dietro solamente a Portogruaro, Pescara e Verona. Piazzamento, insomma, che valse i play-off contro gli scaligeri i quali si imposero a fatica (1-0 vittoria a Rimini e 0-0 al Bentegodi).
Spiccioli di false partenze
Nel passato poi ci sono stati altri esempi di false partenze terminate poi a maggio-giugno con il sorriso sulle labbra, almeno nel senso di obiettivo minimo raggiunto. Nel 1995-’96 il Rimini di Gavella fece addirittura solo 2 punti nei primi 450’ per piazzarsi alla fine all’ottavo posto, oppure nel 1986-’87 dopo i 4 punti iniziali Jaconi portò il suo Rimini sempre all’8° posto finale, quindi nel 1976-’77 il Rimini (prima Meucci e poi Herrera) si classifico al 12° posto dopo i primi 2 punti, invece nel 1966-’67 il Rimini di Alvoni si attestò in 13ª posizione dopo i 4 punti di inizio autunno e infine nel 1960-’61 arrivò la 12ª piazza nonostante anche qui i 2 punti appena nelle prime cinque gare da parte della squadra allenata da Testolina. Insomma, alla fine fu sempre almeno salvezza a parte l’annata dei play-off targata Melotti. Quindi partire male non vuol dire sempre che finisca male.